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Dugin licenziato dall’Università di Mosca

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Per le sue feroci esortazioni contro gli ucraìni

Il leader del “Movimento Eurasiatico Internazionale” Aleksander Dugin ha detto che lascia l’Università MGU per decisione dell’amministrazione universitaria. In precedenza era stato riconfermato Direttore della cattedra di sociologia delle relazioni internazionali.
Secondo Dugin, il Rettore dell’Università statale di Mosca Viktor Sadovnichij ha ritirato la firma del maggio 2014 relativa al decreto di nomina dello stesso Dugin a capo del dipartimento fino al 2019. «Così il mio lavoro alla MGU è completato” scrive Dugin sulla sua pagina del social network “Vkontakte”.
“In una conversazione con il Rettore, Sadovnichij mi ha detto che questa è una reazione” a certi ambienti “a causa della mia posizione sulla Novorossija. Che non è stata fine. Anche il Decano Vladimir Dobren’kov, patriota russo, ha lasciato il suo posto” ha aggiunto Dugin.
Secondo Dugin, il Rettore ha spiegato la sua decisione dicendo che “nella MGU c’è posto per la scienza, non per la politica” Allo stesso tempo, secondo l’”eurasiatico”, al suo posto in qualità di Capo del dipartimento è stato nominato il leader della LDPR Vladimir Zhirinovskij.
Dugin ha diretto il Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Sociologia delle relazioni Internazionale dal settembre 2009. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Politiche, è Dottore in Scienze Sociali, nonché possiede il titolo di professore.
“I sei anni di lavoro alla MGU sono stati un bellissimo periodo per me” ha detto Dugin, delineando nel testo i risultati del suo lavoro.
Il leader del “Movimento Eurasiatico Internazionale” Aleksander Dugin ha detto che lascia l’Università MGU per decisione dell’amministrazione universitaria. In precedenza era stato riconfermato Direttore della cattedra di sociologia delle relazioni internazionali.
Secondo Dugin, il Rettore dell’Università statale di Mosca Viktor Sadovnichij ha ritirato la firma del maggio 2014 relativa al decreto di nomina dello stesso Dugin a capo del dipartimento fino al 2019. «Così il mio lavoro alla MGU è completato” scrive Dugin sulla sua pagina del social network “Vkontakte”.
“In una conversazione con il Rettore, Sadovnichij mi ha detto che questa è una reazione” a certi ambienti “a causa della mia posizione sulla Novorossija. Che non è stata fine. Anche il Decano Vladimir Dobren’kov, patriota russo, ha lasciato il suo posto” ha aggiunto Dugin.
Secondo Dugin, il Rettore ha spiegato la sua decisione dicendo che “nella MGU c’è posto per la scienza, non per la politica” Allo stesso tempo, secondo l’”eurasiatico”, al suo posto in qualità di Capo del dipartimento è stato nominato il leader della LDPR Vladimir Zhirinovskij.
Dugin ha diretto il Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Sociologia delle relazioni Internazionale dal settembre 2009. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Politiche, è Dottore in Scienze Sociali, nonché possiede il titolo di professore.
“I sei anni di lavoro alla MGU sono stati un bellissimo periodo per me” ha detto Dugin, delineando nel testo i risultati del suo lavoro.
Nella posizione di Dugin sulla Novorossija, si dice “sostegno pieno e incondizionato alle Repubbliche popolari di Donezk e Lugansk”, “dura opposizione alla Junta e ai nazisti ucraini che sterminano la popolazione civile”, “il rifiuto del liberalismo e dell’Occidente e dell’egemonia soprattutto americana” nonché “difendere” le decisioni del Presidente russo Vladimir Putin “nel suo confronto con Kiev e Washington.”

Dopo l’intervista di Dugin all’Agenzia ANNA-News, i suoi avversari hanno iniziato a raccogliere firme nella rete chiedendo il licenziamento del professore. Hanno sottolineato come l’”eurasiatico”, riferendosi ai massacri degli oppositori del nuovo governo il 2 maggio ad Odessa, ha affermato che per lui si dovrebbe “uccidere, uccidere, uccidere” coloro che permettono tali atrocità in Ucraina. La petizione è stata firmata da più di 10.000 persone. 

Una decisione autonoma o il segnale di un nuovo orientamento del Cremlino? Putin un mese fa aveva condannato l’Europa per la risorgenza dei partiti nazional-populisti e questo mentre ne foraggiava un bel po’. Ha deciso di chiudere i cordoni della borsa? Non è assolutamente detto ma vedremo presto. E tutto sommato sarebbe una buona cosa: non sopportiamo i mendicanti. 

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