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Nuove performances di Balotelli

L’ultima stupidaggine di Mario Balotelli è andata in onda in eurovisione: il bad boy del Manchester City rifila un calcione che sembra quasi un colpo da kung fu a un avversario e conclude anzitempo il match degli ottavi di Europa League contro la Dynamo Kiev di Shevchenko. E oltre al rosso si becca gli insulti della stampa e la dura reprimenda del tecnico italiano, che l’ha fortemente voluto in Inghilterra, Roberto Mancini.
UN IDIOTA IN CAMPO – Per la stampa britannica Balotelli si è comportato da idiota, codardo e stupido per l’espulsione in Europa League. Costretti a recuperare lo 0-2 dell’andata contro la Dynamo Kiev, dopo appena 36′ i Citizens si sono ritrovati per colpa sua in inferiorità numerica. Così plateale (“sfrontato.. sarebbe dovuta intervenire la polizia”, il commento del tabloid Sun) da costringere l’arbitro, il russo Cuneyt Cakir, a estrarre il cartellino rosso. Di lì a qualche minuto il City avrebbe sbloccato il risultato con la punizione di Aleksandar Kolarov, ma nella ripresa nonostante il forcing generoso non è arrivata la rete per accedere ai supplementari.
MANCINI FURIOSO – Dopo otto mesi di Inghilterra, la metà dei quali lontano dai campi da gioco per infortunio, in 20 presenze con il City Mario ha sì segnato 10 gol, ma anche collezionato nove cartellini gialli e due rossi. “Se avessimo giocato 11 contro 11 avremmo sicuramente segnato due o tre gol – ha commentato Mancini a fine gara – Rimontare una sconfitta per 2-0 è già una cosa molto difficile, ma quando sei costretto a giocare in 10 per un rosso ‘stupido’ diventa ancora più dura. C’è una grande differenza”.
Tutti razzisti quindi: ai tifosi italiani che lo fischiavano sempre e ovunque ai compagni e ai squadra neri che non lo sopportvanao più, si aggiungono la stampa britannica, l’arbitro russo e l’allenatore che lo ha voluto a tutti i costi. Ci piacerà scoprire cos’hanno da dire ora quegli intellettuali e quei giornalistucoli che hanno preteso che questo soggetto finisse addirittura in Nazionale. Non per meriti calcistici, perché in questi egli è perlomeno acerbo, non per meriti morali o caratteriali, che il soggetto è disastroso, ma per vero e proprio razzismo. In quanto nero lo volevano a tutti i costi in Nazionale. Razzisti veri che si sciacquano la bocca accusando gli altri dei difetti propri. Gentucola che, purtroppo, non solo non scompare mai ma blatera sempre e ci rincoglionisce con il beneplacito delle multinazionali.

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