La tabella ecologica della Ue
Di fronte alle difficoltà di raggiungere questo ha previsto che “nel breve e medio termine” l’idrogeno a base fossile a basse emissioni di carbonio possa fare da ponte per quello verde. Anche considerato che non ci sono le premesse per eliminarlo su breve periodo, l’idrogeno 100% rinnovabile costa tre volte tanto quello a basse emissioni di carbonio.
La tabella di marcia stabilita da Bruxelles prevede tre fasi:
la prima (2020-2024) per decarbonizzare l’attuale produzione di idrogeno,
la seconda (2025-2030) in cui l’idrogeno verde diventerà parte essenziale del sistema energetico integrato europeo,
la terza, dal 2031 al 2050, nella quale le tecnologie per questo combustibile verde dovrebbero essere mature per uno sviluppo su larga scala, contribuendo alla decarbonizzazione entro il 2050.
Concetto ribadito di recente dal numero uno della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che, partecipando a un evento dell’Hydrogen Council ha spiegato che l’idrogeno low-carbon “può essere parte della transizione, ma solo l’idrogeno verde ci condurrà alla neutralità climatica.”