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Fuori dal giro

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Cesare Ferri nella Parigi degli impressionisti

Il nuovo romanzo di Cesare Ferri s’intitola correttamente Fuori dal giro ma potrebbe anche intitolarsi “fuori dal tempo” o “alla ricerca del tempo mai vissuto”.
Protagonista ne è un giovane pittore in crisi, stancato dalle logiche di mercato che si trasferisce a Parigi alla ricerca di una comunione d’anima e di spirito con i grandi artisti dell’epoca bohémienne.
Cercandosi cercandoli egli è in qualche modo un’espressione ipostatica della vitalità, dell’anima, della civiltà e del sangue d’Europa.
Calcando le stesse pietre, guardando le stesse tele, accostandosi ai medesimi muri di Manet, Monet, van Gogh, Adriano (non pensiamo sia un caso che il protagonista abbia il nome dell’imperatore-filosofo) prova a perforare il muro del tempo e a ritrovare ispirazione e vigore nel contatto con un’epoca che non è più.

Un’epoca di rottura e di provocazione ai limiti della distruzione delle forme ma ancora al di qua della frontiera nientificante che si compiace di sfidare.
Un po’ la stessa differenza che c’è tra Socrate i sofisti.
Non c’è più nulla da provocare dopo che Courbet ha dipinto L’origine du monde ci dice Adriano-Cesare.
E Cézanne con i suoi tratti geometrici, le montagne triangolari, i campi quadrati,si sarebbe fermato se avesse supposto di far da apripista ai cubisti?
Il guaio, il dramma, la tragedia è che ormai si è oltre il cubismo, si è al di sotto della vitalità e della forma.

Adriano che pure nutre qualche simpatia per i nobili ammira la fierezza della Rivoluzione Francese e la potenza della ghigliottina e così si scopre davanti alla Piramide che oggi sovrasta il Louvre ad esortare il popolo francese: abbattila!
In una Francia esangue che non potrebbe essere più distante da quella della Ville Lumière, Adriano si rifugia nelle righe del Campo dei Santi di Raspail.
Accompagnato da due figure femminili che ne caratterizzano il controverso stato d’animo e il travaglio esistenziale, egli quasi ritrova se stesso. Quasi.
Perché fuori dal giro o fuori dal tempo o contro il tempo ci si può ritrovare ma sempre in una posizione particolare che in qualche modo rimanda all’escluso pirandelliano.
Edizioni Settimo Sigillo, 18 euro. Fuori dal giro. Cesare Ferri.
Tra gli impressionisti, Jean Raspail e l’eterno filo di Arianna.

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