Caso Boffo, Feltri sospeso per sei mesi dall’Ordine dei giornalisti
Sei mesi di sospensione per Vittorio Feltri. E’ questa la sanzione disciplinare decisa dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, presa giovedì a maggioranza e dopo otto ore di discussione, nei confronti del direttore del Giornale per il caso Boffo.
Ma oltre alla vicenda dell’ex direttore di ‘Avvenire’, il provvedimento disciplinare per Feltri è scattato anche per gli articoli di Renato Farina sui quotidiani Il Giornale e Libero durante la sua direzione. Feltri invece è stato assolto sul ‘caso Fini’, ovvero la pubblicazione di un articolo sul presidente della Camera Fini pubblicato il 14 settembre 2009 su Il Giornale.
Se ero ”un prete pedofilo” o un ”conduttore martire di sinistra” me la sarei cavata diversamente, ha commentato Feltri. “Se a Brachino hanno rifilato due mesi di sospensione per aver mostrato i calzini celesti di un magistrato, non stupisce – scrive in una nota – che a me ne abbiano rifilati sei per aver osato parlare di Boffo dalla cintola in giù. Mi dispiace di non essere un prete pedofilo o almeno un semiprete omosessuale o un conduttore di sinistra, ma di essere semplicemente un giornalista che non può godere, quindi, della protezione dei vescovi, né diventare un martire dell’informazione”.
In particolare sul caso Boffo il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha comminato la sospensione di 6 mesi a Vittorio Feltri per la pubblicazione di ”una serie di articoli in cui ha attribuito falsamente al Tribunale di Terni informazioni non vere relative al collega Dino Boffo violando gli artt. 2 e 48 della Legge istitutiva dell’Ordine, la n. 69 del 1963 e la Carta dei doveri del giornalista che prevede la pubblicazione di notizie vere e verificate, il dovere dell’attendibilità della fonte e la rettifica tempestiva in caso di notizie pubblicate inesatte. Il comportamento di Feltri sottolinea l’Ordine- ha violato non solo la dignità e l’onore del collega Boffo ma ha anche compromesso il rapporto di fiducia tra stampa e lettori”.
Sul caso Farina il Consiglio ha stabilito che ”Fermo restando il diritto sancito dall’art. 21 della Costituzione, il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha comminato la sospensione di 2 mesi a Vittorio Feltri, per aver consentito, nella sua qualità di direttore responsabile prima di Libero e poi de Il Giornale, la pubblicazione di circa 270 articoli a Renato Farina, ex giornalista radiato dall’Ordine. Consentendo a Farina di eludere gli effetti del procedimento inflittogli dallo stesso Ordine professionale, Feltri ha egli stesso sostanzialmente vanificato e delegittimato apertamente la funzione disciplinare dell’Ordine, violando cosi’ gli artt. 2 e 48 della Legge n. 69 del 1963′.
Infine, sul caso Fini Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha assolto Vittorio Feltri, ritenendo che, ”nel caso specifico, abbia agito nell’ambito del diritto di cronaca e di critica. Il Consiglio dei giornalisti della Lombardia intende la sospensione di 2 mesi relativa al procedimento Farina assorbita dalla maggiore sanzione comminando quindi la sospensione complessiva di 6 mesi”. Tutte le motivazioni delle sentenze saranno depositate nei prossimi giorni.
“Piena solidarietà” a Feltri arriva dal Governatore della Lombardia Roberto Formigoni che parla di ”una barbarie contro la liberta’ di stampa, un gesto di pura intimidazione per scoraggiare tutte le voci scomode”. “Sorpresa e perplessità” viene espressa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. “E mi auguro che questa decisione negativa per il direttore de Il Giornale venga cancellata nel grado successivo”.