Questo libro è la prima monografia completa dedicata all’artista dalla sua morte nel 1931 e cerca di riportare su Hendrich l’attenzione del pubblico.
Questo bel libro è frutto dell’entusiasmo e della passione di una persona. Qualche anno fa, Elke Rohling ebbe l’idea di formare un’organizzazione no-profit per raccogliere e diffondere il lavoro artistico del pittore tedesco Hermann Hendrich e per preservare i suoi templi dell’arte totale per le generazioni future.
Il risultato di questo impegno è stata l’associazione culturale Nibelungenhort che ha prodotto questo libro, un CD dallo stesso titolo e un grosso sforzo per diffondere l’opera di Hendrich. Insieme a Fidus, Franz Stassen, e Ludwig Fahrenkrog, Hermann Hendrich fece parte di quel gruppo di artisti e pittori che furono fortemente ispirati dall’idea wagneriana del Gesamtkunstwerk. Essi condivisero la passione per l’eredità germanica trasmessa dalle fiabe e dalle saghe dell’Edda che influenzò molti movimenti mistici, esoterici ed artistici del tempo. Persero parte a quella temperie culturale che, anche attraverso la pittura simbolista, la letteratura sull’idea della natura mistica, e i movimenti della riforma della vita, cercarono di ricreare un nuovo paganesimo alla fine del 1800. In contrasto con le precise linee Art Nouveau di Stassen, Hendrich scelse una tecnica più espressionista che seppe magistralmente rappresentare leggende e paesaggi impregnati di misticismo. Spesso le sue figure sfumano e divengono parte stessa del paesaggio nella sua inscindibile totalità. Il suo ritratto di Odino nella luce del tramonto degli Dei ci mostra un Dio solo, avvolto dalle tenebre, mentre i fuochi del Ragnarök brillano distanti. In contrasto con i piani grandiosi ma mai realizzati di Fidus e Fahrenkrog per la creazione di templi architettonici, Hendrich riuscì a realizzare le sue idee per dare alla sua arte una sede stabile e pubblica: il Nibelungenhalle di
Königswinter e il Walpurgishalle di Thale sono i due esempi più conosciuti e famosi. Per aumentare la diffusione del libro il prezzo è, per un libro d’arte con molte illustrazioni a colori e bianco e nero, assai contenuto. I testi sono in tedesco ed inglese. Nel volume sono presenti in separati capitoli i progetti architettonici che coinvolsero l’artista, un’esaustiva carrellata sui suoi quadri più famosi, una biografia e bibliografia completa ed un autoritratto biografico scritto dallo stesso artista. Speriamo che la visione di questo libro spinga al Wandrelust verso i templi di Hendrich coloro che volessero rendere omaggio al suo eccezionale lavoro artistico.
Alla fine del XVIII secolo e negli anni seguenti molti circoli artistici furono caratterizzati dall’egemonia di una visione puramente razionalista del mondo che comportava da un lato la rottura e la perdita dei valori religiosi e dall’altra una carenza nella comprensione integrale della realtà. La vita moderna con la sua crescente meccanizzazione, il rapido traformarsi dei valori e degli stili di vita, che si manifestavano anche con la diffusione di nuove concezioni metafisiche e religiose, segnavano dei profondi cambiamenti che erano particolarmente evidenti nell’arte e nella letteratura di quel periodo. Bernahard Juchmann descriveva così questa atmosfera nella sua introduzione del libro di presentazione del “Halle Deutscher Sagenring”: “ L’inquietudine e la frenesia della nostra epoca in cui le forze ferree della meccanizzazione distruggono molti luoghi dell’arte offriamo con le opere di Hendrich un eremo in cui le giovani generazioni possano dedicarsi alla riflessione e alla memoria nella contemplazione.”. Una delle reazioni a questo crescente senso d’incertezza, un senso di minaccia provocato dalle rapide trasformazion,i fu l’interesse per la mistica. Al cambio