ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE IN SIRIA – 12 dicembre 2011
·E’ iniziato alle 7 di questa mattina l’afflusso degli elettori siriani alle urne per eleggere i loro rappresentanti nelle amministrazioni locali. La tornata elettorale rientra nel quadro della nuova legge sulle amministrazioni locali approvata con il decreto 107 lo scorso agosto, che rappresenta un salto di qualità e una nuova visione nella concezione delle amministrazioni locali in Siria, in linea con il clima positivo innescato dal processo di riforma, teso a soddisfare le esigenze presenti e future della società.
Si tratta della prima applicazione pratica del decreto legislativo 101 del 2011 relativo alla legge sul sistema elettorale, che rappresenta una pietra miliare nell’organizzazione delle elezioni dei membri del Parlamento e delle amministrazioni locali in Siria. Il decreto, infatti, garantisce sia la sicurezza del processo elettorale e il diritto dei candidati a monitorarlo, sia la libertà degli elettori ad esercitare il loro diritto di voto in piena libertà ed equità, grazie alla totale supervisione giudiziaria sull’intero processo elettorale.
·I mercati delle varie province siriane hanno registrato nella giornata dell’11 dicembre un normale svolgersi delle attività di compravendita dei prodotti di consumo, come ortaggi, frutta e abbigliamento, dal momento che le attività economiche, commerciali, sociali e di servizio hanno continuato a funzionare in modo normale, insensibili agli inviti istigatori e tendenziosi lanciati dai gruppi terroristici legati all’estero, che mirano a colpire le attività economiche e sociali nel Paese interrompendo la vita pubblica. I cittadini hanno così rifiutato qualsiasi elemento che possa danneggiare la loro vita quotidiana e l’economia della Siria.
·Un gruppo terroristico armato ha ucciso l’11 dicembre l’ingegnere Maher Ghadir, presidente della centrale del gas di Homs, mentre si recava al lavoro. L’azione rientra nel quadro delle operazioni portate avanti dai terroristi per colpire personalità particolarmente in vista nel Paese o che si distinguono per il loro lavoro ed esperienza. Negli ultimi due mesi, infatti, questi gruppi hanno ucciso il dottor Miyada Anis Suyuf, professore dell’Università Baath di Homs, mentre si recava al lavoro; l’ingegnere Aus Abd Alkarim Khalil, specializzato in ingegneria nucleare nella stessa università, mentre accompagnava la moglie al lavoro ad Homs; il medico Hasan Aid, primario del reparto di chirurgia toracica presso l’ospedale nazionale, di fronte a casa sua.
·Le autorità sono riuscite a catturare alcuni uomini armati che tentavano di creare dei posti di blocco e hanno aperto il fuoco sui pedoni e sulle auto per le strade di Homs.
·Una fonte responsabile ad Idlib ha dichiarato che, nella serata del 10 dicembre, le autorità hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con dei gruppi terroristici armati a Khan Shaikhoun riuscendo a catturare alcuni terroristi e uccidere tre dei più importanti capi di questi gruppi.
Le autorità della provincia di Hama hanno caturato l’11 dicembre uno dei membri dei gruppi terroristici armati mentre cercava di piazzare un ordigno pronto ad esplodere vicino alle abitazioni in un quartiere di Hama.
Durante un’operazione di inseguimento dei gruppi terroristici armati nella provincia di Homs, le autorità hanno fatto irruzione in uno dei covi utilizzati dai terroristi in un villaggio nella zona di Telkalakh, e sono riuscite ad uccidere un terrorista e arrestarne altri, oltre a sequestrare le loro armi.
·La notte del 10 dicembre le autorità preposte nella provincia di Idlib hanno avuto uno scontro a fuoco con dei gruppi terroristici armati nella città di Kafr Takharim, durante il quale hanno ucciso e ferito diversi appartenenti ai gruppi e sequestrato diversi tipi di armi e munizioni. Fonti ufficiali hanno dichiarato che uno dei membri delle forze dell’ordine è morto e altri sei sono rimasti feriti.
·Un gruppo terroristico armato ha aperto il fuoco, il 10 dicembre, contro il centro di emergenza della stazione elettrica di Maarat Al Naaman, ferendo sei operai.
·Le autorità competenti in provincia di Homs, in seguito ad uno scontro a fuoco con un gruppo terroristico armato, hanno liberato 11 uomini e tre donne che erano stati rapiti dal veicolo su cui viaggiavano lungo la strada fra Alhula e Homs circa una settimana fa.
·Un veicolo appartenente ai vigili del fuoco di Homs è stato preso di mira dai colpi di arma da fuoco di un gruppo terroristico armato mentre si recava a spegnere un incendio divampato in una casa. Durante l’attacco la vettura ha riportato gravi danni che l’hanno costretta ad interrompere il servizio.
·Un gruppo terroristico armato nella provincia di Hama ha cercato di interrompere l’autostrada fra Hama e Aleppo, trovando però l’opposizione delle autorità preposte, che hanno dato la caccia ai membri del gruppo uccidendone tre e arrestandone altri otto. I membri del gruppo erano fra i più pericolosi ricercati per crimini di omicidio e per aver teso imboscate lungo le strade, terrorizzando i cittadini, alcuni dei quali sono stati rapiti. Durante l’incursione le autorità hanno sequestrato grandi quantità di armi fra cui mitragliatrici e fucili automatici, pistole, granate, munizioni e sistemi di comunicazione, oltre ad un ordigo di oltre 40 kg. Sono stati inoltre trovati alcuni veicoli di proprietà del governo che erano stati rubati e su cui erano state messe delle targhe false. Durante l’operazione le autorità hanno anche liberato il cittadino Hamza Abd Alkarim Altamer, che il gruppo aveva rapito alcuni giorni fa.