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Il teatro del sogno

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Mettiamo in scena il dialogo tra l’Europa e il banchiere

 

Amministratore: Ci sarebbe Mario il banchiere, ha finito il calcolo del debito e sarebbe giusto pagarlo.
Europa: Sarebbe giusto dici?
Amministratore: Credo di sì, mia Signora.
Europa: E allora facciamo giustizia… fallo venì… Mario il banchiere… mò lo pago… Mario il banchiere… vieni vieni, vieni avanti…
Mario il banchiere: Riverisco Eccellenza.
Europa: Mario tu lavori bene…
Mario il banchiere: Grazie!
Europa: …bella la lettera, bello il calcolo, bella l’intestazione… bello, bello, bello tutto… bravo… grazie… adesso te ne poi pure annà…
Mario il banchiere: Non ho capito, Eccellenza…
Europa: Ah n’hai capito, ho detto: adesso te ne poi annà!!
Mario il banchiere: Me ne devo annà! Ma io c’avrei…
Europa: Che c’avresti?
Mario il banchiere: …il conticino!
Europa: Ah c’hai er conticino? E dammelo sto conticino!
Mario il banchiere: Ecco!
Europa: Ecco er conticino! Ecco fatto! [l’Europa strappa la lettera di Mario il banchiere]
Mario il banchiere: E perché l’ha strappato?
Europa: Embè? Che ce faccio?!
Mario il banchiere: Ma come che ce faccio. E li sordi miei?
Europa: Eh… nun te li do.
Mario il banchiere: Come nun me li da?
Europa: E come? Voi sapè la procedura?
Mario il banchiere: Sì sì sì
Europa: Io i sordi nun li caccio e tu nun li becchi.
Mario il banchiere: Ah ho capito, me vò fa uno scherzo…
Europa: Ecco bravo, chiamalo scherzo.
Mario il banchiere: Lei è famosa per gli scherzi, ne raccontano tante…
Europa: E allora racconta pure questo, Mario.
Mario il banchiere: Ho capito, forse Eccellenza vole un po’ di sconto.
Europa: No! L’Europa nun chiede mai sconti: paga o nun paga… e io nun te pago! Buttalo fori…
Mario il banchiere: Ma c’è quarche cosa che nun va?
Europa: Ma tutto Mario mio! Tanto pe’ comincià oggi sono andata nel paesino per cercare il vecchio baretto e c’ho trovato ‘na banca al suo posto…
Mario il banchiere: Ma io che c’entro?…
Europa: Nun è una buona ragione questa?
Amministratore: Sì Eccellenza!
Europa: E in più… tu sei banchiere e i tuoi antenati banchieri hanno costruito la finanza internazionale che affama i popoli e schiavizza le Nazioni. Posso essere ancora un po’ incazzata pe’ sto fatto?
Amministratore: Ma certo Eccellenza!
Europa: Eh! ‘o senti? Comunque… se credi d’avè ragione famme causa.
Mario il banchiere: Ma io c’ho ragione!
Europa: E vabbè se i giudici te la danno io comunque nun te pago… adesso famme annà a dormì che so’ stata in piedi tutta la notte!
Mario il banchiere: Ce ripensi Eccelenza!
Europa: NO, NO…
Mario il banchiere: Vengo domani?
Europa: NOOO!!
Mario il banchiere: Ma io devo fa carriera!
Europa: E sti cazzi!
Mario il banchiere: Ma che devo fa’?
Europa: Te ne devi annà!!!
E tu amministratore, chiama tutti i governi e dì loro di cacciare tutti i banchieri e di arrestare quelli che fanno resistenza, chiama la Russia per un accordo militare che garantisca anche lo scudo spaziale, senti la Turchia per firmare l’accordo sull’arteria energetica, allarga l’accordo ai paesi scandinavi e baltici, senti tutte le diplomazie del nord Africa e garantisci loro le migliori condizioni per un trattato politico-economico a patto che chiudano tutte le ambasciate inglesi e americane e che non permettano nessun interesse né a loro né ai finanzieri. Prepara una spedizione nel Corno d’Africa per eliminare tutti i trafficanti di droga, diamanti e armi e comincia a organizzare i vari capi clan per ricostruire gli Stati che possano garantirci sovranità nello sbocco del Canale di Suez. E poi vedi che margini di trattativa ci sono con Cina, India e Giappone.
Amministratore: Ma tutto potrebbe portare a gravi incidenti diplomatici con le grandi potenze sotto l’influenza americana, inglese e israeliana
Europa: Ma de che te ‘mpicci tu? Io Mario il banchiere non lo voglio pagare. Voglio vedere se le ragioni dei popoli e delle Nazioni valgono più di quelle de sti ‘nfami criminali e dei loro soprusi.

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