La Cina ha esortato la città di Parigi, che il mese prossimo ha in programma di assegnare il titolo di cittadino onorario al Dalai Lama, a cessare le sue ingerenze negli affari interni cinesi. “Un anno fa, il consiglio municipale di Parigi ha adottato una cosiddetta risoluzione che assegna il titolo di cittadino onorario al Dalai Lama, fatto che ha sollevato una forte indignazione del popolo cinese”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Ma Zhaoxu. “Se il comune di Parigi assegna questo titolo, ciò scatenerà nuovamente una forte opposizione in Cina”, ha aggiunto, invitando Parigi a “cessare le ingerenze negli affari interni cinesi e a non commettere più errori sull’argomento Tibet”. Il Dalai Lama, accusato dai cinesi di volere ottenere l’indipendenza del Tibet, potrebbe ricevere il riconoscimento dalle mani del sindaco socialista Bertrand Delanoe nel corso di una visita prevista dal 6 all’8 giugno, ha precisato il segretario generale dell’ufficio tibetano a Parigi, Wangpo Bashi. Francia e Cina hanno messo ufficialmente fine il mese scorso alle tensioni durate quattro mesi e provocate da un incontro avvenuto a dicembre tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il leader spirituale tibetano. Tenzin Gyatso, 14esimo Dalai Lama, vive in esilio dal 1959 nel nord dell’India, a Dharamsala, dice di aver rinunciato alle rivendicazioni di indipendenza a favore di una maggiore autonomia per la regione himalayana.