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L’esercito Karen contrattacca e colpisce duramente i traditori al soldo degli occupanti.

28 GIUGNO 2009
A dispetto di chi parlava di una “Fort Alamo” Karen, riferendosi alla situazione di estrema
difficoltà in cui si trova l’Esercito di Liberazione in questi giorni di offensiva birmana, i
volontari del KNLA hanno colpito duramente i partigiani al soldo degli occupanti
mondialisti, dimostrando di essere tutt’altro che finiti.
Due barche del Democratic Karen Buddhist Army sono state assalite da un reparto della
resistenza patriottica mentre risalivano il fiume Moei, a poca distanza dal villaggio di Mu
Aye Pu, occupato nei giorni scorsi da birmani e collaborazionisti.
Il bilancio dello scontro è di 11 partigiani uccisi. I volontari dell’Esercito di Liberazione non
hanno subito perdite.
Il Colonnello Nerdah Mya ci ha confermato che tra i partigiani morti vi è anche l’uomo che
nel febbraio del 2008 aveva ucciso nella sua abitazione di Mae Sot, in Thailandia, il
Segretario Generale dell’Unione Nazionale Karen, Padoh Mahn Shah.
E’ probabile che l’imboscata alle imbarcazioni avesse proprio come scopo la punizione dei
rinnegati che avevano colpito il leader Karen.
Lo scontro tra il KNLA, gli occupanti e i loro cani da guardia, si fa sempre più duro in questi
giorni nel distretto di Pa-an. E spesso sconfina in Thailandia. Ieri due simpatizzanti
dell’Unione Nazionale Karen sono stati assassinati da killer del DKBA nei dintorni della
cittadina tailandese di Mae Salit. E dopo l’operazione condotta contro le imbarcazioni dei partigiani,
ora si temono nuove rappresaglie nei confronti dei membri della resistenza Karen e dei loro familiari.
Ancora una volta i partigiani mostrano il loro vero volto: quello di assassini prezzolati al soldo dell’esercito
occupante e delle organizzazioni di narcotrafficanti. “Abbiamo per molto tempo sperato di poter ricucire i
rapporti con i nostri fratelli Karen che sbagliando erano passati alle dipendenze dei birmani” – ha dichiarato un ufficiale dell’Esercito di Liberazione coinvolto nei combattimenti di ieri – “e abbiamo sempre teso la mano a chi dimostrava di voler tornare a lavorare per la libertà della nazione Karen. Ma ora è arrivato il momento di colpire esemplarmente quelli che tradiscono il loro popolo, quelli che vendono i loro fratelli per ragioni di business e di interesse personale. Nessuna pietà per i rinnegati”.

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