Home Conflitti Inizia lo Spettacolo del Saddam Cattivo

Inizia lo Spettacolo del Saddam Cattivo

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Un copione trito e rirtrito, ma pur sempre efficace verrà recitato in Iraq. E ancora una volta ci convinceremo di amare il Grande Fratello

Il copione è scritto, lo scenario approntato.


E, per dare più pepe alla telenovela, in Iraq è stata appena reintrodotta la pena di morte.


Logico: l’orrore, il terrore, la crudeltà fanno cassetta e catturare l’attenzione del pubblico è indispensabile per i registi del Terrore.


La commedia è vecchia, la trama monotona, ripetitiva da oltre un secolo, ma cosa conta visto che permane efficace ?


Già all’indomani della Guerra di Secessione americana, che altro non fu se non la feroce aggressione del mondo industriale alle felici isole agricole e che comportò come appendice spaventosi massacri dei civili degli stati vinti, fu contrabbandata come una “crociata del bene contro la schiavitù”.


Una schiavitù già quasi ovunque abolita ma subito trasformata dai vincitori in uno sfruttamento sociale così atroce che avrebbe costretto i colored a rimpiangere per oltre un secolo la “capanna dello Zio Tom”.



Negli anni Quaranta dello scorso secolo le masse informi asiatiche e americane si riversarono sull’Europa stritolando decine e decine di milioni di esseri umani, violentando fanciulle, donne e vecchie fin oltre la pazzia, abusando a lungo dei cadaveri riversi, distruggendo con sardonica iconoclastia le vestigia tangibili del passato, con una bestialità che non si riscontrava più dai tempi di Gengis Khan.


Bombardarono a tappeto, bombardarono al fosforo, sperimentarono il napalm per infine chiudere la guerra con un rito magico di distruzione: l’atomica, quella stessa atomica che Hitler, “il signore del male” si era negato ad utilizzare.


E per dare una ragione, una giustificazione, un consenso a quell’opera di annientamento della civiltà, alla progressione indisturbata e totale di tutte le mafie, al

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