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Dai due ai trecentomila presto in Italia e intanto aumenterà la benzina

L’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) ha lanciato un appello all’Europa e ai Paesi del nord Africa vicini alla Libia a non respingere le persone in fuga dagli scontri. L’Italia è tra i Paesi “che potrebbero ricevere un maggior flusso di persone in fuga dalla Libia”, sia cittadini libici che rifugiati da altri Paesi, ha detto Melissa Fleming, portavoce dell’Alto Commissario per i rifugiati.
“Noi chiediamo: ‘per favore, non li respingete’. Questo è il momento di mostrare il vostro spirito umanitario e la vostra generosità nei confronti delle persone che stanno attraversando un grave trauma”, ha detto la portavoce a Ginevra, spiegando che “questa è la principale rotta per i migranti e per le persone che scappano dalle guerre e dalle violenze in Africa. A molti di loro è stato impedito di raggiungere l’Europa e sono stati catturati in Libia”. In Libia ci sono circa 8000 rifugiati registrati dall’Unhcr e altri 3000 con richieste di asilo ancora pendenti da Sudan, Iraq, Eritrea, Somalia, Ciad e Territori palestinesi.
VERTICE PALAZZO CHIGI, RISCHIO 200-300MILA MIGRANTI IN ARRIVO – C’é il rischio che arrivino in Italia 200-300mila migranti in fuga dalla Libia. E’ uno degli scenari – secondo quanto si apprende da fonti governative – emerso nel vertice in corso a palazzo Chigi.
GIUNTO A LAMPEDUSA BARCONE CON 197 MIGRANTI – E’ giunto nel porto di Lampedusa uno dei barconi soccorso oggi dalla Guardia Costiera: a bordo dell’imbarcazione di 15-16 metri, secondo quanto si è appreso al comando generale delle Capitanerie di porto, ci sono 197 migranti, di cui tre donne.
BOSSI, SBARCO IMMIGRATI? LI MANDIAMO IN GERMANIA – Gli immigrati in fuga dal Nord Africa “intanto non sono arrivati e speriamo che non arrivino. Se arrivano li mandiamo in Francia e Germania…”. Umberto Bossi risponde così ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono se la Lega Nord “è preoccupata per l’arrivo di immigrati in fuga dal Nord Africa”. Quanto alla Libia, “aspettiamo ordini dall’Unione Europea”, è la risposta del leader del Carroccio.
FRATTINI,TEMO GUERRA CIVILE E MAREA IMMIGRATI – “Siamo molto preoccupati per il rischio di una guerra civile e per i rischi di un’immigrazione verso l’Unione Europea di dimensioni epocali”. Lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini durante una conferenza stampa al Cairo seguita all’incontro con il segretario generale della Lega Araba Amr Mussa, durato circa 45 minuti.
FONTI UE, ITALIA NON CONTI SU SMISTAMENTO – “Solidarietà ” con il governo italiano, “disponibilità a fornire materiale umano e mezzi finanziari”, ma non ci sarà alcuna apertura nei confronti di una distribuzione del fardello dell’immigrazione proveniente dai Paesi del Nord Africa. E’ quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. Secondo le fonti, i governi del nord Europa hanno intenzione di mettere sul tavolo del Consiglio affari interni e giustizia (Gai), che si terrà giovedì e venerdì prossimi, la disponibilità a considerare la questione delle rivolte nei Paesi arabi come “un problema europeo”, ma fanno notare che “un paese di 60 milioni di abitanti non può avere problemi a fronteggiare qualche migliaio di migranti”. Inoltre osservano che “la legislazione europea è chiara”: nel senso che la gestione degli immigrati, intesa come rimpatrio degli illegali e valutazione delle domande d’asilo, spetta al Paese in cui essi approdano. “Tra l’altro – osserva la fonte – l’Italia non ha voluto alcuno degli immigrati che sono arrivati a Malta. E a suo tempo la Germania non batté ciglio di fronte ai 300.000 che arrivarono nel paese al tempo della crisi nei Balcani”. Un aiuto politico per alleviare la pressione sull’Italia potrebbe semmai arrivare con la disponibilità ad una azione comune dei 27 nei confronti dei paesi di origine per “convincerli” a facilitare la riammissione degli espatriati.
LA RUSSA. ”E’ necessario che l’Europa intervenga”, perché quella dell’immigrazione ”non è una questione solo italiana”, ma ”interessa tutta Europa: é inimmaginabile che tocchi solo a noi arginarla”. Lo ha detto il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, rispondendo, al termine del vertice a Palazzo Chigi, ad una domanda sul fatto che Bruxelles ha assicurato aiuto all’Italia, escludendo pero’ la possibilita’ di uno smistamento degli immigrati nei diversi paesi dell’Unione.
“Se la cavi l’Italia!” ha risposto Bruxelles.

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