Dopo gli abusi nelle carceri,
i furti nelle case degli iracheni: il nuovo round di indagine in corso nell’esercito statunitense riguarderebbe una serie di casi di furti in denaro e gioielli compiuti dai militari americani.
Secondo il ‘Washington Post’, l’esercito ha avviato
indagini su almeno 18 casi di furto ai danni di civili compiuti
dai soldati statunitensi durante le perquisizioni e i raid
nelle abitazioni.
Citando fonti investigative, il ‘New York Times’ scrive che
in alcuni casi i militari avrebbero rubato denaro contante agli
iracheni durante i controlli ai posti di blocco, soldi
sottratti con il pretesto della confisca di beni che potrebbero
foraggiare la guerriglia. Su 91 indagini avviate per cattiva
condotta da parte dei militari, almeno 59 casi sono ora chiusi.
Secondo la fonte del Washington Post, le indagini hanno portato
ad almeno 14 processi in corte marziale e a sette condanne non
giudiziarie; ma non e’ chiaro chi, per cosa o con quali
risultati sia stato condannato. (AGI)