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L’eccellenza domina le stelle

Il made in Italy sale sulla Luna grazie all’accordo firmato nei giorni scorsi a Washington dal presidente dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), Giorgio Saccoccia, e dall’amministratore della Nasa, l’omologa americana, James Bridenstine, a Washington, al margine della 70ma Conferenza Astronautica Internazionale (IAC), che pone le basi per una cooperazione bilaterale di lunga durata in Artemis, l’ambizioso programma americano che sancirà, entro il 2024, il ritorno dell’uomo sulla Luna e porterà la prima donna a camminare sulla superficie del nostro satellite.
Saccoccia (Asi): è un’intesa fondamentale
«È un’intesa fondamentale a cui abbiamo lavorato intensamente grazie allo sforzo di un gruppo congiunto Asi-Nasa che ci ha permesso di raggiungere un grande risultato – commenta Saccoccia con il Sole24ore.com -. È un primo passo e l’Agenzia è già al lavoro per massimizzarne i risultati a beneficio di tutto il sistema Spazio Italia. Sia il mondo scientifico che quello produttivo, sotto la guida dell’Asi, sono pronti per lavorare e per offrire le necessarie risposte per affrontare questa nuova sfida. Tra brevissimo, poi, al Consiglio ministeriale dell’Esa (l’Agenzia spaziale europea), verranno decisi importanti programmi per i prossimi anni. L’Italia ha il compito di impegnarsi per mantenere e rafforzare il suo ruolo di leadership rispetto agli altri paesi europei in questo importante settore».

La filiera nazionale in prima linea a partire dalla jv Tas
La filiera nazionale dello spazio, dunque, giocherà da protagonista la prossima missione sulla Luna. E, in prima fila, ci sarà Thales Alenia Space Italia, la joint venture tra Leonardo e la francese Thales che ha già garantito un significativo apporto al settore. Dai moduli logistici della programma Cygnus al coinvolgimento nella missione ExoMars, sono tanti i fronti su cui la jv italo-francese si sta misurando. Un ruolo fondamentale è quello che Tas sta esercitando per la  Stazione spaziale internazionale: la società sta infatti prendendo parte al programma Cygnus sui moduli pressurizzati, costruiti nello stabilimento torinese della jv, che portano il materiale e gli esperimenti scientifici a bordo della Stazione. I moduli sono integrati a Cygnus, il veicolo spaziale da rifornimento, non pilotato e privo della capacità di rientro nell’atmosfera terrestre. A inizio novembre verrà lanciato il 12° esemplare verso lo spazio e e l’intera missione viene supportata in tempo reale da un team congiunto Thales Alenia Space e Altec (Advanced Logistics Technology Engineering Center) che risiede nel Mission Support Centre di Altec a Torino.

L’asse tra Europa e Giappone per esplorare Mercurio
Thales Alenia Space Italia è poi parte attiva anche nel progetto BepiColombo, il satellite europeo per l’esplorazione di Mercurio, frutto della collaborazione tra l’Esa e la Jaxa (l’Agenzia spaziale giapponese). La sonda, lanciata il 20 ottobre 2018 da Kourou, in Guyana francese, con un razzo Ariane 5, sta andando verso Mercurio – arriverà a destinazione tra 7 anni – per lo studio dettagliato del pianeta e dell’ambiente che lo circonda. La jv è parte del Core Team, guidato da Airbus Defence & Space, e ha coordinato un team industriale di 35 aziende europee. In particolare è responsabile dei sistemi di telecomunicazione, controllo termico, distribuzione della potenza elettrica, della integrazione e prove del satellite completo e del supporto alla campagna di lancio

Il ritorno su Marte
La società è infine in pista sia nel progetto Euclid che nalla missione ExoMars. Il primo è condotto dall’Esa in cooperazione con università e laboratori di quattordici paesi europei tra cui Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Svizzera, con contributi della Nasa e di alcuni istituti Usa. Il satellite, che sarà lanciato nel 2022, è dedicato allo studio della energia oscura e della materia oscura. L’Esa ha affidato a Thales Alenia Space in Italia il ruolo di prime contractor per la realizzazione del satellite. Quanto alla missione ExoMars dell’Esa, realizzata con la cooperazione internazionale dei russi di Roscosmos, l’obiettivo è tornare sul pianeta Marte. Due i lanci previsti: il primo già partito il 14 marzo del 2016, la seconda scatterà il prossimo anno, a luglio, dal Poligono di Baikonur. Con Thales Alenia Space Italia nel ruolo di prime contractor che si occupa dell’intera progettazione delle due missioni.

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