Oltre la metà delle 1.400 persone uccise durante la guerra di inizio anno tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza erano civili: è quanto emerge da uno studio del gruppo israeliano B’Tselem, secondo il quale 252 ragazzini con meno di 16 anni hanno perso la vita. Lo studio è stato compiuto attraverso mesi di ricerche e interviste a parenti delle vittime e secondo B’Tselem dovrebbe indurre il governo israeliano a lanciare un’inchiesta indipendente per appurare eventuali violazioni durante le tre settimane di guerra. “Il pesante bilancio di vittime civili e gli enormi danni per la popolazione richiedono una seria introspezione da parte della società israeliana”, suggerisce B’Tselem, precisando che l’indagine interna condotta dalle Forze armate israeliane non è sufficiente a fare chiarezza sull’accaduto. L’esercito dello stato ebraico ha ammesso “rari incidenti” durante la guerra iniziata nel dicembre 2008, ma ha negato qualsiasi violazione delle leggi umanitarie internazionali.