Borse e opportunità
AllianzGI ha presentato la 12° Conferenza sull’Asia concentrando la propria attenzione sul principale attore dell’area, la Cina
Nessun timore di inflazione e poca preoccupazione per la volatilità che ha interessato il mercato azionario cinese da inizio anno, con prese di profitto a partire dal Capodanno cinese. AllianzGI descrive così, in breve, lo scenario di mercato della Cina nella 12° Conferenza sull’Asia.
“Non crediamo che la situazione attuale modifichi le previsioni a lungo termine per l’azionario cinese che rimangono positive – ha sostenuto Anthony Wong, fund manager per l’azionario cinese –. Gli investimenti sui mercati azionari internazionali proseguono, e molti investitori in tutto il mondo intendono aumentare l’esposizione alla seconda economia globale, anche grazie alla maggiore apertura dei suoi mercati finanziari. Inoltre, l’azionario cinese si conferma interessante per i benefici offerti sul fronte della diversificazione, derivanti dalla scarsa correlazione con altre asset class.”
Le battute d’arresto delle Borse cinesi diventano, in quest’ottica, delle opportunità per costruire o ampliare posizioni di lungo termine, il periodo che veramente conta secondo Wong. L’attuale instabilità sarebbe ifatti legata “alla natura dei mercati, dominati dagli investitori retail, come quello delle azioni di categoria A cinesi” (A-shares).
Per operare è tuttavia necessaria la massima selettività e, secondo AllianzGI, è necessario allargare il campo d’azione anche ad altre asset class, come le obbligazioni onshore in renminbi che “offrono un notevole potenziale in termini di diversificazione e premi di rendimento rispetto alle emissioni nei mercati avanzati”.
Cina, l’alternativa delle strategie tematiche
Secondo AllianzGI, una modalità alternativa e innovativa di esporsi alla Cina potrebbe essere quella delle strategie tematiche. Nella sua presentazione alla Conferenza sull’Asia, Andreas Fruschki, head of Thematic Equity, ha spiegato che la filosofia di investimento vincente della strategia globale Allianz Thematic può essere applicata anche a un mercato ampio e variegato come quello cinese. Molti dei megatrend sottostanti riscontrabili a livello mondiale sono presenti anche in Cina, spesso con tratti distintivi. Fruschki ha portato l’esempio del cambiamento demografico:
“Entro il 2100 la popolazione mondiale dovrebbe crescere di oltre un terzo raggiungendo quota 11 miliardi, mentre la popolazione cinese raggiungerà probabilmente il picco nei prossimi decenni e inizierà a diminuire sensibilmente verso la fine del secolo. Una previsione che pone particolari sfide per la Cina e presenta altrettante opportunità di investimento”.
AllianzGI sta valutando attentamente le possibili modalità investire in Cina adottando un approccio tematico.
Obiettivo neutralità climatica entro il 2060
Tra i temi più importanti c’è quello del cambiamento climatico che vede la Cina impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2060. Un compito difficile secondo Shannon Zheng, product specialist di AllianzGI, anche perché si parte da livello di inquinamento elevati:
“Circa il 30% delle emissioni globali di CO2 proviene dalla Cina” ha constatato Zheng che ha poi proseguito: “Tuttavia le intenzioni di Pechino ci sembrano credibili, dato che le politiche statali sono dettate da esigenze ambientali non procrastinabili e dal desiderio di trovare nuove aree di crescita e occupazione per il futuro”.
Kevin You, portfolio manager ha completato il ragionamento:
“Il 2060 sembra molto lontano. Tuttavia, la pianificazione top-down per l’azzeramento delle emissioni nette è già in corso e gli investitori del mercato azionario dovrebbero tenere in considerazione questo fattore nelle loro analisi già adesso. La transizione vedrà vincitori e vinti. Riscontriamo opportunità di crescita strutturale in aree come le energie rinnovabili e la mobilità elettrica, oltre che in selezionati ambiti della cosiddetta old economy che subiranno una profonda trasformazione”.