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L’Antartide del Terzo Reich

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Quella spedizione poco conosciuta

Deutsche Antarktische Expedition – Spedizione Tedesca in Antartide (1938-1939)

Testo ufficiale. Note storiche di intelligence sulla geopolitica antartica prima e dopo il 1945

Autore/i: De Felice Alessandro

Editore: Cenacolo Pitagorico Adytum

pp. 702, ill. b/n, Lavarone (TN)

 

Il 17 dicembre 1938 salpa da Amburgo la nave Schwabenland, il cargo tedesco diretto in Antartide attrezzato con una catapulta per far decollare idrovolanti. La spedizione si compone di 33 scienziati oltre ai 24 membri dell’equipaggio della nave. Nel gennaio 1939 la nave raggiunge un’area già rivendicata dalla Norvegia nel 1938 con il nome di Dronning Maud Land ed inizia a cartografare la regione. Nelle settimane successive i due Dornier Wal del cargo (chiamati Passat e Boreas) effettuano 15 voli di ricognizione coprendo un’area di circa 600.000 km e scattando oltre 11.000 foto aeree. Al fine di rivendicare il territorio esplorato con il nome di Neu-Schwabenland, la Germania nazionalsocialista lascia varie bandiere con la svastika lungo la costa e ne posiziona numerose altre all’interno del territorio antartico esplorato. Ma c’è solo la ragione scientifico-biologica a motivare la spedizione nazista o c’è una ragione nascosta? E cosa ha a che vedere la Highjump Operation statunitense del 1946-1947 col fantasma delle ipotetiche basi antartiche tedesche o con le misteriose apparizioni di sommergibili nazisti nelle acque dell’emisfero australe dopo la primavera 1945?

Alessandro De Felice (Catania, 1965) studioso d’intelligence internazionale, dopo la laurea in Scienze Politiche (indirizzo storico-politico) presso l’Università Cattolica di Milano, ha pubblicato vari saggi e collaborato alla rivista «Storia contemporanea», il bimestrale di studi storici – èdito da il Mulino (Bologna) – fondato e diretto da Renzo De Felice sino al 1996. Nel 1998 ha pubblicato, inaugurando la collana “Biblioteca Storico-Politica” (suddivisa in saggi e documenti) da lui fondata e diretta, per i tipi delle Edizioni Boemi-Prampolini di Catania, il saggio dal titolo La socialdemocrazia e la scelta occidentale dell’Italia (1947-1949). Saragat, il PSLI e la politica internazionale da Palazzo Barberini al Patto Atlantico, saggio che è stato recensito, tra gli altri, dalla prestigiosa «International Review of Social History» della Cambridge University. A. De Felice ha scritto e pubblicato nel 1999 per le Edizioni Boemi di Catania, il saggio storico Politica, criminalità e magistratura tra il delitto Notarbartolo ed il processo Codronchi-De Felice. è conosciuto al grande pubblico di lettori, studiosi ed appassionati di storia per l’intervista, rilasciata a Stefano Lorenzetto e riguardante la probabile fuga di Hitler in Sudamerica nell’estate 1945, apparsa su “il Giornale” il 20 maggio 2012. Ha collaborato dagli anni ’90 del secolo scorso a varie riviste storico-scientifiche. Nel 2007 ha pubblicato il monumentale cd.rom in word-libro digitale intitolato Il gioco delle ombre. Verità sepolte della II Guerra Mondiale. Nel 2008 ha conseguito una nuova laurea in ambito medico-chirurgico presso l’Università di Siena. Nel 2011 ha pubblicato per la prima volta al mondo il Diary di Giuseppe Castellano, classificato «SECRET». 

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