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L’Imperatore sgominò i guelfi

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Non lontano da Roma

Il 29 maggio 1167  divampò la battaglia di Prataporci presso una piana fuori le mura della città di Tuscolo, nei pressi dell’attuale cittadina di Monte Porzio Catone, tra le truppe germaniche di Federico I Barbarossa, appoggiate dalla città di Tuscolo, e le truppe pontificie di Roma.
L’esercito guelfo, comandato da Oddo Frangipane, rifiutò i tentativi diplomatici e attaccò. Era il giorno di Pentecoste. L’esercito imperiale era molto inferiore come forzei, ma la cavalleria di Colonia resistette all’assalto della fanteria guelfa.
Nel frattempo da Tuscolo uscivano i soldati di Rainaldo e Rainone, circa 300 cavalieri, che attaccarono alle spalle e divisero in due tronconi l’esercito pontificio. A questo punto intervenne un gruppo lasciato di riserva che colpì pesantemente il fianco dei romani provocando scompiglio. La cavalleria pontificia ruppe le file e fuggì, fu il tracollo. Furono uccisi quasi tutti quelli che erano rimasti intrappolati nel campo di battaglia, mentre quelli in fuga furono rincorsi dalla cavalleria teutonica, raggiunti e massacrati. ì
Quelli che furono in grado di rientrare a Roma chiesero aiuto alle città vicine, temendo un assedio. Ma questo non si verificò. Sembra che ci fossero stati 10.000 tra morti e prigionieri.

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