martedì 12 Novembre 2024

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Il corpo umano ha un orologio interno e il suo movimento cambia a seconda della condizione di salute o di malattia: alle più recenti scoperte sui ritmi biologici, in particolare sui ritmi circadiani, fondamentali per la regolazione di numerosi processi fisiologici, è stato dedicato un workshop internazionale nell’aula magna della Scuola Superiore Sant’Anna, a Pisa.
La giornata di studio è stata organizzata dal centro interdisciplinare health science della Sant’Anna e dal laboratorio di biologia della Normale e riunisce esperti provenienti da Università di Cambridge, Karolinska Institute di Stoccolma e Imperial College di Londra, oltre che da numerose istituzioni universitarie italiane.
“I ritmi circadiani sono cicli di 24 ore – spiega la ricercatrice della Sant’Anna Paola Tognini – che influenzano una vasta gamma di funzioni essenziali per il mantenimento della salute umana coordinando il metabolismo, le funzioni cerebrali, la regolazione cardiovascolare e la risposta immunitaria. Alterazioni di questi cicli possono portare a condizioni di salute gravi, tra cui disturbi metabolici, neuropsichiatrici, cardiovascolari e tumori”.

Secondo Michele Emdin, coordinatore del centro health science della Sant’Anna, “si tratta anche del ruolo dei ritmi circadiani nella funzione cerebrale e nella salute cognitiva, con un’attenzione particolare ai disturbi del neurosviluppo, oltre che la funzione cardiovascolare e il rischio aumentato di malattie cardiache legato a interferenze dei ritmi giornalieri e infradiani.
Infine, Tommaso Pizzorusso, docente della Normale, ricorda che “la giornata di studio ha esaminato anche i legami con le scoperte cliniche, evidenziando come le ricerche di base possano tradursi in interventi terapeutici per i disturbi legati ai ritmi circadiani: lo stile di vita, in particolare l’alimentazione e i modelli di sonno, gioca un ruolo cruciale nel mantenimento dell’integrità dei ritmi biologici”.

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