Qualcosa da cedere anch’essa la doveva pur trovare, no?
Polemiche a Ostuni, nel Brindisino, dopo che il Consiglio comunale ha deliberato di non voler esporre il crocefisso nell’aula consiliare. Il sindaco di centrosinistra, Domenico Tanzarella, insieme ad altri 12 esponenti di maggioranza e opposizione, ha votato a favore dell’emendamento che prevedeva l’esclusione del simbolo religioso dall’elenco di quelli invece ammessi, secondo il regolamento comunale: l’ok è stato conferito al Tricolore, allo stemma della Regione Puglia, alla bandiera dell’Ue e al gonfalone del Comune.
Ad esprimersi contro l’esposizione del crocefisso anche un rappresentante di Liberal, lista civica di maggioranza vicina all’Udc, nonché tesserato dello stesso partito, il consigliere Fabrizio Putignano. Il collega Ernesto Camassa, anch’egli dell’Udc, ma schierato nell’opposizione, ha scritto ai vertici locali e nazionali del partito per chiedere di intervenire immediatamente con la “sospensione e la successiva espulsione” dell’esponente in questione.
Le modifiche al regolamento comunale, che erano in discussione nella seduta di ieri delle assise, sono state tutte approvate. La voce “crocefisso in aula” è stata soppressa, nonostante la presa di distanza di alcuni esponenti del Partito democratico.