Alla vigilia del Ramadan i fan del colonnello Gheddafi si sono ritrovati nella piazza Verde di Tripoli sparando come ossessi per aria, in segno di giubilo. Non tanto per sottolineare a colpi di kalashnikov l’inizio del mese di digiuno islamico, che dovrebbe essere simbolo di pace e riconciliazione, ma per festeggiare le sanguinose faide sul fronte opposto dei ribelli. La Cirenaica liberata dai rivoltosi anti Gheddafi doveva diventare un modello per il resto del paese, una Svizzera libica, una culla della nascente democrazia. Nell’ultima settimana, però, sono esplose le contraddizioni.