Dopo 42 anni una coppia di falco pescatore Pandon haliaetus ha di nuovo nidificato sul suolo italiano. E sono nati i loro due piccoli. Ecco le immagini in esclusiva, le ha scattate il ricercatore-fotografo Flavio Monti. Le uova si sono aperte nel Parco della Maremma, vicino alla foce del fiume Ombrone, in un’area palustre, dopo molti anni di lavoro preparatorio da parte dell’Ente Parco. L’ultima volta che le uova del falco pescatore si erano schiuse in natura sul territorio italiano (sardo e siciliano) era il 1969. In Toscana l’ultima nidificazione risale al 1929, nell’isola di Montecristo.
Con meno di un centinaio di coppie riproduttive distribuite tra la Corsica, isole Baleari, Algeria e Marocco, la popolazione mediterranea di falco pescatore è un’entità estremamente vulnerabile.
I ricercatori hanno assististo negli ultimi mesi alla nidificazione di una coppia di falchi, alla schiusa delle uova e, recentemente, ai primi movimenti dei piccoli.
Per primi i francesi, nel Parco Regionale della Corsica, hanno creato le condizioni per realizzare un progetto di conservazione coordinato e dal 2002 in questo processo si è inserito anche il Parco della Maremma, su iniziativa del presidente Giampiero Sammuri, Legambiente e Regione Toscana.
Per festeggiare l’avvenimento e la nascita dei piccoli dal 17 luglio fino al 30 agosto al Centro visite di Alberese del Parco della Maremma si terrà una mostra dedicata al falco pescatore e ai nuovi arrivati. Con anche i tavole e disegni di due artisti naturalisti del gruppo Ars et Natura di Roma, Iole Eulalia Rosa e Alessandro Troisi, artista ambientalista che da anni “insegue” il falco pescatore un p ò dovunque, dipingendolo dal vivo in natura in Italia e in Europa.