Oggi le elezioni amministrative
• In linea con il processo di riforma avviato nel Paese e con quelle che sono le legittime richieste della popolazione siriana, i cittadini si recano alle urne il 12 dicembre per eleggere i propri rappresentanti nelle amministrazioni locali, e ciò in applicazione del decreto legislativo 101/2011, che prevede anche la possibilità per qualsiasi cittadino o partito di presentare i propri candidati nelle elezioni attraverso liste comuni o singole.
In base poi al decreto 374/2011, è stata formata una Commissione Superiore, con sottocommissioni in tutte le provincie presiedute da giudici e consiglieri delle autorità giudiziarie, che lavoreranno in modo completamente indipendente dalle autorità esecutive e in collaborazione con le amministrazioni per seguire il percorso elettorale e lo scrutinio dei voti garantendone la legittimità.
I comunicati della Commmissione Superiore registrano la partecipazione di 42.889 candidati che correranno per 17.588 seggi, compresi sia quelli per le amministrazioni provinciali che locali delle città e dei singoli paesi su tutto il territorio nazionale.
• In un’operazione di sabotaggio, che dimostra chiare intenzioni criminali, un gruppo terroristico armato ha preso di mira, nella mattina dell’8 dicembre, un oleodotto di proprietà della compagnia nazionale in una raffineria a nord ovest di Homs, causando l’incendio della pipe-line, del diametro di circa 60 cm., fra Deir El Zor e Banias. Le autorità competenti si sono affrettate a spegnere l’incendio, mentre sulla linea è stato immediatamente bloccato il pompaggio, trasferendolo su linee alternative in modo da evitare qualsiasi disservizio nel processo di produzione.
Già a luglio scorso, sempre ad Homs, dei gruppi di sabotatori avevano preso di mira gli oleodotti perforando una pipe-line di circa 15 metri di diametro causando la fuoriuscita di petrolio, mentre a novembre, nella regione di Deir Ezzor, un gruppo di terroristi aveva attaccato una linea per il trasporto del greggio.
• Le autorità hanno sequestrato, nella regione centrale del Paese, armi medie anticarro e missili RPG nascoste dai terroristi in un campo nella regione di Telkalkh.
Nella zona armena di Homs gli abitanti sono riusciti a catturare due terroristi e liberare un cittadino che era stato da loro rapito e tenuto in ostaggio nella macchina usata dai criminali. Questi ultimi, che avevano aperto il fuoco sui civili, sono stati poi consegnati alle autorità.
Sempre ad Homs, alcuni agenti dell’ufficio doganale si sono scontrati con un gruppo terroristico armato nella zona est della città.
• Alcuni terroristi, arrestati dagli agenti della sicurezza, hanno confessato la loro partecipazione in varie azioni di omicidio, attacchi armati a pattuglie della sicurezza e sabotaggio di proprietà pubbliche nella provincia di Daraa, oltre al trasporto, stoccaggio e fabbricazione di ordigni e materiali esplosivi. I terroristi hanno inoltre ammesso l’incendio del centro culturale di Bosra, aggiungendo di essere stati pagati per tendere delle imboscate, fare esplodere degli ordigni ed effettuare dei rapimenti.