lunedì 4 Dicembre 2023

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“Scorporare dal deficit gli investimenti verdi finanziati da ‘green bond’”: è una delle idee lanciate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un intervento sul Foglio. Sollecitato dal quotidiano diretto da Claudio Cerasa per un contributo al dibattito sulle prospettive dell’Italia nel contesto europeo, Conte ha osservato che l’inizio di una nuova legislatura europea ”è un’occasione” da cogliere al volo “per affrontare con lucidità e spirito critico le sfide”, visto che “siamo chiamati a riconsiderare ciò che fino ad oggi è stato acriticamente accettato, e a porre al centro dell’agenda comunitaria la dimensione sociale che negli ultimi anni è stata trascurata a favore di un approccio rigorista”.
L’obiettivo, per Conte è quindi “aprire adesso una fase costituente per ridisegnare le regole di governo delle nostre economie, riconsiderando modelli di sviluppo e di crescita che si sono rivelati inadeguati di fronte alle sfide poste da società attraversate da sfiducia” perché all’Europa tutto serve tranne che “un europeismo fideistico”, atteggiamento che finirebbe per essere – secondo Conte – “la più grande insidia per il futuro della stessa Unione” mentre, al contrario, serve “un europeismo critico ma costruttivo”. Faro che l’ha ispirato anche nella nella guida del governo dal suo primo giorno, scrive.

Quindi entrando nello specifico del programma delineato dalla nuova Commissione nell’Agenda Strategica 2019-2024, il premier illustra gli obiettivi di quello che Il Foglio presenta come “Il manifesto di Conte per sbloccare l’Italia”, ispirati pertanto “all’impulso alla crescita, la protezione dei lavoratori, un budget dell’Eurozona dotato anche di funzione di stabilizzazione in uno scenario globale caratterizzato da spinte protezionistiche che hanno un impatto negativo sulla congiuntura economica europea”. Insomma, un programma per una “governance europea e multilivello della migrazione e un’economia sostenibile e rispettosa dell’ambiente” e che sono, alla pari, “due obiettivi prioritari dell’agenda nazionale e comunitaria” al fine di costruire un’Europa “più solidale, più inclusiva, più vicina ai suoi cittadini e attenta alla coesione territoriale, bisogna lavorare a un rafforzamento equilibrato dell’architettura economica europea”.
Per fare tutto questo, secondo il premier ”è essenziale sostenere la domanda interna e ridurre gli squilibri macroeconomici che ancora persistono”. Perciò il tema principale è come “orientare la crescita verso un percorso stabile, e trovare un equilibrio tra la riduzione e la condivisione dei rischi tra gli Stati Membri”. La risposta? Per perseguire efficacemente questi obiettivi è fondamentale, secondo l’inquilino di Palazzo Chigi, “sfruttare pienamente la flessibilità del Patto di Stabilità e Crescita, semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale”.
Dando perciò una prospettiva agli investimenti. nei settori chiave del paese come lo sono “le infrastrutture, la salvaguardia del territorio e il nuovo piano verde che abbiamo approntato”, come il Green New Deal – scrive – che “sono condizioni essenziali per proiettarsi al futuro con il giusto ottimismo”. Quindi. “Sbloccare i cantieri e investire in infrastrutture è fondamentale per colmare il gap socio-economico tra alcune zone d’Italia, come il Meridione, e rilanciare territori più in difficoltà” sono gli ingredienti della sua ricetta.

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