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Non solo le tasse

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In Italia c’è anche chi alle stelle ci va ma per merito proprio

È stato lanciato con successo EduSat, il satellite didattico realizzato da studenti e docenti del gruppo Gauss (Gruppo di astrodinamica Università degli studi La Sapienza) e finanziato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi). Alle 9.20 italiane, il razzo Dniepr ha lasciato la base russa di Yasni portando in pochi minuti il satellite alla quota di 700 chilometri, dove sarà operativo per almeno un anno.
OBIETTIVO – L’obiettivo principale della missione è sperimentare le tecnologie sviluppate a basso costo dai ragazzi delle scuole superiori e dagli universitari e realizzare in orbita alcuni esperimenti scientifici. EduSat nasce grazie all’esperienza acquisita dal gruppo nella realizzazione della serie di satelliti UniSat, caratterizzati dall’obiettivo di divulgare la scienza chiamando a una partecipazione congiunta studenti, ricercatori e docenti di varie parti dell’Italia. «EduSat è il nostro primo progetto completamente finanziato dall’Asi ed è stato molto apprezzato dalla comunità scientifica internazionale», ha commentato dalla Russia Filippo Graziani, professore di astrodinamica e direttore del Gauss. «Stiamo già lavorando per lanciare il prossimo anno UniSat5 che porterà a bordo un esperimento biomedico e uno per la rilevazione dei raggi gamma. È in via di ideazione anche un nuovo progetto internazionale Itac, con la partecipazione di Italia, Turchia e America».
EMOZIONE – Grande emozione anche dalla sala di Roma, da dove molti studenti e ricercatori hanno assistito in video al lancio. «È una splendida emozione veder realizzato il lavoro di due anni», ha commentato Chantal Cappelletti dottoranda dell’Università la Sapienza e coordinatrice del progetto.

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