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Quelli che vorrebbero civilzzare il Nord Africa

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Dopo la BP la Shell

Fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Gannet Alopha, 180 chilometri da Aberdeen, sulla costa orientale della Scozia. Lo annuncia la Shell, senza precisare altri dettagli, nè quando sarà in grado di fermare la perdita. Ieri il colosso anglo-olandese aveva stimato la perdita di 216 tonnellate di greggio, circa 1.300 barili, nel Mare del Nord: secondo gli esperti si tratta dell’incidente più grave nell’area dal 2000.
La Shell, scrive Bbc, ha individuato una seconda falla nella piattaforma. «Abbiamo un sistema sottomarino molto complesso, e la perdita si trova in una posizione difficile con molta vegetazione marina», ha detto il responsabile Shell per l’esplorazione in Europa, Glen Cayley. Le squadre di sommozzatori sono al lavoro per individuare la falla.
Glenn Cayley ha dichiarato che sebbene la prima falla sia stata bloccata, la seconda da cui continua a fuoriuscire petrolio è «difficile da raggiungere e isolare». «La perdita che abbiamo contenuto era nel condotto e la prima cosa che abbiamo fatto è stato chiudere le fonti e isolare il giacimento che consiste chiaramente nel più grande volume della perdita», ha detto Cayley, aggiungendo: «La piccola falla che rimane è in una posizione difficile da raggiungere. La piattaforma è una struttura sottomarina complessa e raggiungere la falla attraverso una vegetazione marina piuttosto densa si sta dimostrando complesso».
La perdita – la più grande nel mare del Nord dell’ultimo decennio – è stata notata da un elicottero e al suo culmine si estendeva per quasi 30 chilometri. Secondo Cayley, le condizioni del mare stanno disperdendo naturalmente il petrolio e per ora non vi sono danni alla popolazione di uccelli marini. «Shell rimpiange molto questa perdita. Lavoriamo duramente per assicurarci che l’ambiente sia protetto e quando i nostri sforzi falliscono in una situazione come questa agiamo velocemente come abbiamo fatto in questo caso, formando la nostra squadra di emergenza e lavorando a stretto contatto con le agenzie del governo, il ministero per i cambiamenti climatici, le autorità sanitarie, la guardia costiera, le autorità per la protezione della costa ed il governo scozzese».
 

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