Raimondo Vianello è morto. E con lui muore uno degli ultimi uomini che con la loro tempra e con la loro coerenza hanno testimoniato cosa rappresenti la Razza Italica a fronte di quella “sfuggente” di un mondo devastato dall’infamità, dalla corruzione, dal tradimento, dal rinnegamento indotti dall’omologazione mondialista. Di lui ricordiamo l’artista e la sua vis aristocratica, ma ancor prima ricordiamo il militante dell’Idea che si batté sulla trincea dell’Onore e che per questo pagò il suo pedaggio di Libertà nel campo di prigionia di Coltano dove in molti furono sequestrati dai “liberatori” americani.. Dal poeta dei Cantos Ezra Pound ai futuri volti del cinema Luciano Salce, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno. Io lo conobbi insieme al fratello nell’Associazione Sportiva Fiamma e rimanemmo buoni amici. Nel 1987 fu, con Sandra Mondaini, tra i primi ad aderire al digiuno a staffetta organizzato per la mia liberazione.
Rimarrà presente nei cuori di tutti gli uomini liberi.