martedì 5 Novembre 2024

OSA: risposta all’ordinanza di sgombero

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La stampa riprende i comunicati delle Occupazioni a Scopo Abitativo. La risposta ai dottori Tortora e Cipolla

Roma, 13 ott – E’ stata recapitata agli occupanti di “Casa d’Italia”, al Torrino, l’ordinanza di sgombero con la quale viene intimato alle 18 famiglie che hanno occupato 11 appartamenti in via Mar della Cina 179 di liberarlo.
Un’ordinanza che viene criticata dagli stessi occupanti, vicini agli ambienti della destra.
“Il comprensorio – dicono in una nota – era stato oggetto di diversi sequestri giudiziari per la poco trasparente attività della proprietà, la NUOVA SEDE 86 con sede in via del Gesù 55.
Secondo i giudici, molto più sensibili ai desideri del capitale anonimo che specula, che non al dramma di intere famiglie di vecchi, donne e bambini costretti a vivere in auto e sui marciapiedi fino allo scorso agosto, gli occupanti dovrebbero lasciare la palazzina per “adire alle provvidenze dei Pubblici Poteri” come dichiarato nel testo dell’Ordinanza di sgombero. Restiamo basiti di fronte alle affermazioni del giudice Tortora che definisce fantomatiche le nostre Associazioni di Promozione Sociale legalmente costituite e riconosciute. Un chiaro tentativo di criminalizzare un movimento che, al pari di altre organizzazioni di colore politico opposto, cerca una soluzione per una larga fascia di popolazione che si trova in situazioni
economiche disperate”. “Se per le occupazioni dipinte di rosso – dice ancora la nota – come nel caso dell’Astra occupato, si è trovata una rapida e dignitosa soluzione nel giro di una settimana, ci si chiede se
il Sindaco Veltroni e le autorità preposte vogliano agire in maniera imparziale anche con le occupazioni tricolori o se come è abitudine si voglia attuare ancora una volta la legge dei due pesi e due misure. Chiediamo inoltre che si faccia luce sugli abusi della NUOVA SEDE 86 s.r.l. divenuta tristemente nota nel
quartiere Torrino – Mostacciano per la sua impunità e per i suoi abusi”.

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