“È forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed è invece vietato a noi uccidere loro?”
Dice Allah gloria a Lui l’Altissimo: E a chi vi attacca rispondete nello stesso modo. Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo. I popoli alleati dell’America devono fare pressioni sui propri governi affinché si ritirino subito dall’alleanza con gli americani contro il terrorismo (l’Islam)”. Questo è un passo, molto probabilmente (volutamente) il meno reso noto e approfondito, della lettera che Al Qaeda avrebbe inviato per rivendicare gli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004. Considerando storicamente acclarato il fatto che da sempre “l’Occidente” in Medio Oriente abbia perseguito i propri pro a scapito della popolazione autoctona (partendo dai bombardamenti con gas chimici fatti ad inizio ‘900 dagli inglesi in Palestina, passando dalla creazione ex novo di uno stato in mezzo a quelle terre, Israele, tacendo, e quindi appoggiando, la politica di genocidio perseguita da quello stato, arrivando fino ai giorni nostri con le ridicole missioni umanitarie, le missioni di TERRORISMO UMANITARIO come le abbiamo definite noi), oggi non possiamo che riflettere su questa frase: “Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo”. Sembra essere una richiesta sensata. Sono morti innocenti, donne e bambini, da una parte e dall’altra; per fermare questa carneficina sembrerebbe bastare poco. Siamo poi realisti e sappiamo che gli interessi economici e geopolitici in gioco in Medio Oriente sono altissimi per tutti, riguardano tutto il mondo, e sappiamo che chi dovrebbe fare il passo indietro non lo farà. E sappiamo anche che chi fa queste richieste, Bin Laden, è stato (e probabilmente lo è tuttora) un delfino di quegli interessi apolidi che hanno la propria base operativa negli USA. Il suo scopo, crediamo, sia solo nominalmente quello di liberare il “suo” popolo, quando in realtà è ben altro, e molto probabilmente collima con quello di coloro che chiama invasori. Dubbi, appunto. Sospetti sull’identità di chi ha compiuto stragi quali quelle delle Twin Towers e di Madrid. E se additare e seguire la pista islamica fosse un’abile strategia per crearsi ad hoc un nemico, alimentando quella “Guerra al Terrorismo” utile a giustificare le operazioni belliche mondialiste (non più legittimate dalla fine della Guerra Fredda con l’URSS) e perseguire gli interessi occidentali? E se l’Islam fosse un nemico inventato per distrarre l’opinione pubblica dal vero nemico dell’Uomo, il Mondialismo? E se davvero Al Qaeda fosse sinonimo di Sistema, servizi segreti e di qualcosa (citando Giulietto Ch