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Un pastore boliviano sequestra un aereo perché da lassù gli ha rivelato un terribile terremoto

                    E’ finito senza spargimento di sangue il sequestro di un aereo in Messico: liberati tutti gli ostaggi e arrestati i pirati dell’aria. A guidare il dirottamento è stato Josè Marc Flores Pereyra, un pastore boliviano residente in Messico, che ha detto di aver sequestrato il velivolo per una rivelazione divina: lo ha riferito alla stampa il segretario alla sicurezza messicana, Genaro Garcia Luna. Flores Pereyra è stato detenuto in Bolivia accusato di un furto ed è tossicodipendente, ha precisato Garcia Luna.

INTERVENTO PER SALVARE IL MESSICO – Flores Pereira ha raccontato di essere pastore di una Chiesa cristiana, ha aggiunto Garcia Luna, assicurando che lo stesso non ha alcun rapporto con gruppi terroristici. E’ stata “una rivelazione divina” relativa al fatto che “il Messico fosse in pericolo, a causa di un terremoto”, a spingere l’uomo a portare a termine il dirottamento, ha proseguito Garcia Luna, ricordando che il sequestratore ha obbligato il pilota dell’aereo a sorvolare sette volte Città del Messico. Nelle dichiarazioni fatte alla polizia, l’uomo ha inoltre ricordato che il giorno in cui ha attuato il sequestro, è il 9 settembre 2009, e cioè il 9/9/99, che – ha aggiunto – ha un valore cabalistico.

CALDERON ERA ATTESO IN AEROPORTO – I dirottatori non erano comunque riusciti a entrare nella cabina di pilotaggio chiusa a chiave e corazzata. Il presidente Felipe Calderon era atteso nell’hangar presidenziale e si doveva imbarcare su un volo per un viaggio di lavoro. L’aereo, un Boeing 737 di Aeromexico, è rimasto sempre parcheggiato sulla pista 23 dello scalo della capitale ed era stato subito circondato dagli uomini delle forze armate messicane.

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