Dopo un testa a testa durato tutta la notte, i liberal-conservatori di Mark Rutte hanno vinto, ma per un seggio soltanto, le legislative olandesi battendo i laburisti dell’ex sindaco di Amsterdam Job Cohen.
E nonostante l’estrema destra “xenofoba” di Geert Wilders sia diventata il terzo partito, potrebbe restare fuori dal governo: con differenze così strette tra i partiti, l’unica maggioranza solida si avrebbe con l’alleanza tra i due partiti maggiori, ovvero liberali e laburisti, assieme a democristiani e centristi, per quello che già in passato è stato chiamato “governo di unità nazionale” o “coalizione viola”.
A scrutinio praticamente finito – 411 seggi su 431 – i liberali (Vvd) hanno conquistato 31 seggi sui 150 della camera bassa, contro i 30 del partito laburista (Pvda). Spetterà dunque al loro leader Rutte prendere l’iniziativa per formare la prossima coalizione di governo che lo vedrà diventare il primo premier liberale dopo quasi 100 anni.