venerdì 24 Gennaio 2025

Perché le foto delle torture proprio ora?

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La diffusione delle foto delle torture di Abu Ghraib non capita per caso ma segue uno schema politico ben preciso: coprire mediaticamente la sconfitta militare statunitense nella piccola città di Falluja

di ‘Amer ‘Abd al-Min’im – ash-Shaab


Gli americani non hanno solo violentato qualche carcerato iracheno. Hanno violentato tutto l’Iraq. Perciò l’aver versato lacrime per quello che è successo ad Abu Ghreb, l’aver distratto la gente con storie e indagini varie non possono rappresentare la fine di questo crimine […] Queste foto, che hanno scioccato il mondo per la loro crudezza hanno infamato i sedicenti valori americani e hanno svelato i falsi slogan propagandati dall’America attraverso i suoi mass media e quelli dei paesi arabi, americanizzati e giudeizzati. E’ apparso chiaro che i valori di cui parlano gli Usa sono nient’altro che l’oscenità, la perversione e il sadismo. Questi soldati, che hanno accettato di farsi fotografare con quei galeotti iracheni, denudati e sotto tortura, esprimono la vera mentalità di quella banda che è alla guida degli Usa. Questi atteggiamenti animaleschi sono comuni tra questi invasori. E Bush, questo presidente bugiardo che ha dichiarato di essere stato disgustato, insieme ai suoi collaboratori, si mostrano con la maschera dei “buoni samaritani” quando hanno le mani macchiate di sangue. I musulmani, che sanno più di quanto non sia stato reso pubblico, non li perdoneranno. E sarà l’umanità intera a non perdonare loro questo atto degenere, la diffusione di questa oscenità, questo abominio. Gli Usa in Iraq hanno commesso e commettono ancora orrori e i giorni mostreranno altri crimini che non andranno certo in prescrizione […]


Ma perché le foto sono state rese pubbliche proprio ora? Non c’è una risposta precisa ma possiamo provare ad analizzare la questione in maniera logica uscendo dal flusso nel quale ci immettono i mass media trasformandoci in schiavi di questo strumento usato a piacere dal nemico per spezzare la nostra resistenza ed allontanarci dal ruolo che siamo chiamati a svolgere per respingere gli invasori. Il clamore che ha accompagnato lo scandalo delle foto ha coperto la grande vittoria della resistenza irachena a Falluja, un evento importantissimo che prepara un vero e proprio terremoto sotto i piedi della leadership e dei politici americani. Le immagini sono state diffuse nel momento in cui l’esercito americano veniva sconfitto e scappava da Falluja chiedendo aiuto ad ex leader del partito Baath e consegnando la città ad un ex ufficiale della Guardia Repubblicana con il compito di condurre ex militari con indosso ex divise.
Questa sconfitta dell’esercito americano significa molto. Il crollo della macchina bellica americana, superiore alla potenza militare di tutti gli eserciti del mondo messi insieme, vuol dire la fine dell’egemonia degli Usa sul mondo. Gli Usa non governano il mondo grazie ad una civiltà né ad una religione ma con la loro potenza militare. L’incapacità di questa potenza di entrare in una piccola città come Falluja dopo aver utilizzato tutte le sue armi a disposizione, significa il fallimento del sogno imperialistico americano, l’inizio del ritorno a casa e il crollo di tutti i piani preparati per cambiare la cartina della regione e per allontanare i musulmani dalla loro religione.
Distrarre l’opinione pubblica da una certa questione creando uno grosso scandalo è una politica notoriamente usata dagli Usa e da Israele.


La situazione militare degli Stati Uniti non riguarda solo Bush, la sua amministrazione e il suo partito. La sconfitta militare degli Stati Uniti rappresenta per loro una tragedia da tutti i punti di vista […]


Con l’evidente fallimento della crociata di Bush, ora bisogna pensare ad uscire dal pantano con meno perdite possibili. Tra la sconfitta militare ed un altro scandalo […] la seconda scelta è la migliore anche se questo può significare infangare momentaneamente [l’immagine degli Usa]. Quest’impasse si può superare con la stessa arma dei media.


Queste immagini hanno avuto il loro effetto. L’attenzione prestata alle operazioni della resist

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