lunedì 2 Dicembre 2024

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Allora era complicato

Il 29 ottobre 1969, 55 anni fa, lo studente dell’Università della California Charley Kline tenta di trasmettere il testo “login” ad un computer dello Stanford Research Institute tramite il primo collegamento su Arpanet, il precursore del moderno Internet, usato dal ministero della Difesa degli Stati Uniti.
Ma la rete va in crash dopo la pressione della lettera “o”. E così il destinatario, il professor Bill Duval all’università di Stanford, riceve inizialmente solo due lettere: “lo”.
E quel “lo” diventa il primo messaggio mai inviato su Internet ad opera del piccolo team dell’università americana Ucla composto dal professore Leonard Kleinrock e dallo studente Charley Kline. Circa un’ora dopo, con la rete ripresasi dal crash, il testo completo di “login” viene inviato con successo.

Nel 1969 solo quattro università avevano computer collegati alla rete: Ucla, Stanford, University of California, Santa Barbara e l’Università dell’Utah. Il sistema Arpanet collegava le università che lavorano per il Dipartimento della Difesa nell’ambito del programma Arpa (ora Darpa) per le nuove tecnologie militari. Due anni dopo, nel 1971, la prima e-mail viene inviata dal ricercatore del Mit, Ray Tomlinson, mentre il World Wide Web come lo conosciamo oggi è stato immaginato in forma teorica nel 1989 dall’informatico britannico Tim Berners-Lee al Cern di Ginevra e la prima pagina web fu pubblicata nel 1991.
Pensare all’evoluzione dei giorni nostri è da capogiro: solo su WhatsApp, uno dei possibili canali su cui inviare messaggi ora, ci sono due miliardi di utenti e 100 miliardi di messaggi inviati ogni giorno.

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