mercoledì 15 Ottobre 2025

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Piano casa? Sarebbe più opportuno chiamarlo “porte aperte al mattone”

“E’ inaccettabile l’operazione di camuffamento ordita dalla Giunta Polverini ai danni di quelle migliaia di cittadini laziali che vivono quotidianamente la drammaticità dell’emergenza casa”. Così in una nota congiunta CasaPound Italia e Coordinamento Nazionale per il Mutuo Sociale sulla seduta di ieri della Commissione regionale Urbanistica.
“Non è un caso che tutte le associazioni contraddistinte da una storia, culturale e politica, fatta di attenzione all’ambiente e di lotta all’emergenza abitativa abbiano  respinto al mittente una norma urbanistica che possiamo definire in mille modi, ma non Piano Casa – continua la nota – Non è un caso se l’unica associazione ad aver espresso apprezzamento è quella dei progettisti, per i quali gli interessi in materia, assolutamente legittimi, sono quasi quantificabili”.
“La presunta rivoluzione attuata, a dire dell’assessore Ciocchetti, con la L.R. 21/09 non rappresenta che un mero specchietto per le allodole, quando non addirittura un ulteriore strumento di arricchimento per i proprietari titolari di terreni già inseriti nel PRG; cosa dovrebbe farsene il comune di una titolarità del 20% della cubatura complessivamente concessa al privato? Magari finanziare allo stesso altre case, magari con la formula dell’edilizia convenzionata?”, sottolineano CasaPound Italia e Coordinamento Nazionale per il Mutuo Sociale, che aggiungono: ”Abbiamo rappresentato alla Commissione tutta come un piano del genere, che concede migliaia di metri cubi edificabili, spesso in deroga a vincoli e accordi, debba avere come unico possibile contraltare la risoluzione integrale e definitiva dell’emergenza abitativa. A tal fine abbiamo chiesto che la proposta del Mutuo Sociale fosse inserita come parte integrante della norma licenziata dalla Giunta”.
“Registriamo con favore – conclude la nota – la dichiarazione del presidente della Commissione, Roberto Bonasorte, il quale si è impegnato a che questo nostro emendamento fosse integralmente accolto, anche se non possiamo non constatare che l’assenza dell’assessore alla Casa appare come una presa di distanza dall’atto sottoposto oggi ad associazioni e movimenti”.

per info
Andrea Antonini
333.3484506
www.casapounditalia.org

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