Dicevano che volevano evitare la guerra, che la via diplomatica sarebbe stata seguita fino all’ultimo, ma la verità era un’altra. Non solo hanno costruito false prove per attaccare l’Iraq, ma hanno anche preparato i piani militari e la data dell’attacco ben 5 mesi prima. Che dire: decisioni democratiche
Una notizia, pubblicata dall’Independent, che coincide conl’inizio del controverso dispiegamento delle truppe scozzesi delreggimento Black Watch nella zona attorno a Baghdad, chiamatadai giornali britannici il ‘triangolo della morte’ per ilnumero di attacchi sferrati dalla guerriglia contro le truppedella coalizione. Alan Simpson, leader dei deputati laburisti contro la guerra,ha definito i documenti ”dinamite”, se ne verra’ provatal’autenticita’, e ha aggiunto che questa versione coincide conquella data nel suo libro dall’ex ministro Clare Short, per laquale Blair ”inganno’ scientemente” il Parlamento.
I piani segreti sono stati menzionati durante il processo alsoldato Ian Blaymire, 23 anni, accusato di aver causato la mortedel commilitone John Nightingale durante la missione in Iraq,con un colpo di fucile che lo ha raggiunto al petto. La cortemarziale, riunita alla caserma di Catterick, nel nord delloYorkshire, ha appreso che piani dettagliati per le truppebritanniche furono preparati dal tenente colonnello ChristopherWarren, responsabile per l’addestramento operativo al Comandodelle forze terrestri a Salisbury nel Wiltshire. Warren hatestimoniato che gli strateghi Usa avevano passato ai verticimilitari britannici le date per l’attacco e che i capidell’esercito di Londra volevano iniziare nel dicembre 2002l’addestramento per l’attacco. Questa data fu poi fattaslittare, ha detto, a causa di ”sensibilita’ ” che erano emerse.
Due mesi dopo iniziava l’addestramento per le truppe dellariserva, e un mese dopo quello per l’esercito regolare. A Warreni giudici hanno chiesto cosa intendesse per ”sensibilita”: ”Adicembre la cosa aveva attirato l’attenzione di tutto il mondo -ha risposto – Se il Regno Unito avesse mobilitato le sue truppementre tutto questo stava avvenendo, avrebbe mostrato le sueintenzioni ancora prima che il processo politico si fossesviluppato interamente”. L’udienza e’ stata aggiornata.
Queste circostanze rischiano di rendere ancora piu’ difficilela posizione di Blair, duramente criticato dall’opposizione maanche da parti del suo partito laburista per la gestione dellacrisi irachena. Ultimo oggetto di controversia e’ la partenza -iniziata oggi – di reparti britannici per la zona attorno aBaghdad, dove sono destinate a dare man forte alle unita’americane impegnate nella lotta alla guerriglia. Secondolarghissima parte dell’opinione pubblica, della stampa e delmondo politico, il governo – per il quale la scelta deldispiegamento ha solo motivi ”militari” – ha deciso lospostamento di circa 850 militari per fare un favore’elettorale’ a George W. Bush.
Blair, intervenendo oggi ai Comuni, ha ripetuto che questireparti ”torneranno a casa per Natale”, aggiungendo che gliUsa non hanno avanzato alcuna richiesta ulteriore di truppe perquando i Black Watch se ne andranno dal ”triangolo”.
In un drammatico appello, l’operatrice anglo-irachena Margaret Hassan, rapita la scorsa settimana, aveva chiesto di fermare il dislocamento delle truppe britanniche a Baghdad. La donna, il cui sequestro non e’ stato rivendicato da nessuno, ha detto nel video trasmesso da una televisione araba di rischiare di venire uccisa, se la Gran Bretagna non ritirera’ gli 8.500 soldati presenti in Iraq.