lunedì 14 Ottobre 2024

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Fra pochi anni compirà mezzo secolo, ma continua a emozionare come se fosse stata appena pubblicata.
Like a Rolling Stone, la celebre canzone di Bob Dylan presente nell’album Highway 61 Revisited del 1965, è stata rieletta la canzone più bella di sempre dal magazine americano “Rolling Stone”, la Bibbia della musica leggera.
La nuova classifica delle 500 canzoni più importanti della storia della musica è stata stilata da 200 esperti musicali e comparirà in uno dei prossimi numeri della popolare rivista americana.
Come racconta il sitoweb di Le Figaro non è la prima volta che Rolling Stone stila una classifica del genere: già nel 2003 gli esperti della rivista avevano pubblicato la lista dei 500 brani più belli e adesso non hanno fatto altro che aggiornarla. Tuttavia, come sette anni fa, ai primi posti della lista si confermano per lo più canzoni degli anni sessanta e settanta.
PODIO – Like a Rolling Stone, sul cui significato enigmatico sono stati versati fiumi d’inchiostro, non solo ha segnato un’epoca, ma ha dato una svolta decisiva alla carriera del menestrello americano. Oltre a coniugare perfettamente sonorità rock e folk, Dylan con questa canzone abbandonò per sempre quell’immagine di profeta che si era costruito negli anni passati e divenne uno dei simboli della rabbia e della protesta del tempo. Secondo gli esperti il brano continua a meritare il primato perché “nessun’altra canzone ha mai sfidato e trasformato i codici commerciali e le convenzioni artistiche della sua epoca così profondamente.
Al secondo posto si piazza Satisfaction dei Rolling Stones, scritta nel 1965 da Mick Jagger e Keith Richards e pubblicato nello stesso anno come singolo. Il brano, che resta uno dei punti più alti toccati dalla band britannica, fu inizialmente trasmesso in Europa solo da emittenti pirata perché nel testo c’erano espliciti riferimenti al sesso.
Al terzo posto troviamo l’intramontabile Imagine di John Lennon. Pubblicata nell’omonimo album del 1971, nel corso degli anni la canzone è diventata simbolo di pace e fratellanza.
LE ALTRE – Seguono altre famosissime liriche. Al quarto posto What’s going on di Marvin Gaye, presente nell’omonimo album pubblicato dall’artista di colore nel 1971. Reinterpretata da tantissimi altri artisti negli anni successivi, questa canzone combina differenti generi musicali come il jazz, il soul e il classico.
Al quinto posto Respect di Aretha Franklin: questo pezzo, inciso originariamente nel 1965 da Otis Redding, divenne famoso nel 1967 quando la cantante americana ne propose una nuova versione. Il brano divenne il simbolo dei movimenti femministi e della lotta contro l’apartheid in Sudafrica.
Seguono Good Vibrations dei Beach Boys, Johnny B. Goode di Chuck Berry, Hey Jude dei Beatles e Smells Like Teen Spirit dei Nirvana. Gli esperti del magazine confermano che gli anni ’60 sono stati il decennio d’oro della musica leggera: ben 195 canzoni presenti nella top 500 appartengono a quell’epoca. L’annus mirabilis, invece, è il 1965 (non a caso le prime due canzoni in classifica furono pubblicate proprio in quell’annata).
Infine i più presenti nella top 500 sono i Beatles e i Rolling Stones. I primi hanno ben 23 brani nella classifica generale, i secondi quattordici. Seguono Bob Dylan con tredici pezzi ed Elvis Presley con undici.

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