Nasser attaccato da Inghilterra, Israele e Francia
Il 22 gennaio 1957 le truppe israeliane, che avevano occupato il Sinai durante l’aggressione del precedente ottobre all’Egitto, iniziarono a ritirarsi,
Erano state sconfitte politicamente dall’Onu e dalla convergenza russo-americana contro il colonialismo. Quella crisi (1956-57) fu decisiva nella storia. Importante per l’emancipazione dei popoli e per la causa sociale e nazionale impersonata dall’Egitto, essa consentì anche all’Italia, capitalizzando i suoi rapporti con il Cairo, la sua sudditanza agli Usa e la sua mediazione verso l’Urss, di tornare ad acquisire una politica estera nel Mediterraneo. D’altro canto la cocente scoperta, da parte di Francia e Inghilterra, della loro impossibilità di competere sul piano internazionale, avrebbe prodotto il cambiamento istituzionale francese, con Parigi che nella V Repubblica si assicurava efficacia di manovra, e la presa d’atto che si dovesse accelerare il processo europeo per poter riprendere a competere un giorno con le superpotenze.
Quella vicenda è una di quelle, non rarissime ma neanche troppo comuni, che nella storia ha avuto un effetto benefico in ogni campo.