mercoledì 9 Ottobre 2024

Questo scempio non s’ha da guardare

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Con l’oscuramento informativo sul martirio della città di Falluja muore definitivamente il mito della “libertà d’informazione”. La “fabbrica del consenso” non può permettersi di divulgare certe immagini…

Alzi la mano chi ha visto in tv i cadaveri degli iracheni assassinati a Falluja. Si è perso il conto, eppure gli obiettivi dei giornalisti embedded guardano sempre all’insù, a caccia dei chirurgici bombardieri, oppure si piazzano alle spalle dei Marines (veri killer stipendiati!)eccitati dall’ultimo videogioco: accoppare più iracheni possibile.


Strana davvero questa “libertà d’informazione”. Abbiamo un telegiornale ogni mezz’ora, su reti pubbliche (si fa per dire, dopo la nascita della Rai S.p.A.) e commerciali, “analisti” che analizzano quello che fa comodo a chi li paga, giornalisti “inviati”per scoprire notizie che, si presume, da una redazione in Italia non è possibile raccogliere né verificare, ma che invece sono sempre sul solito balconcino dell’albergo deluxe a salmodiare una notizia-fotocopia sempre uguale a se stessa: “una bomba qua”, “un attentato là”, “i terroristi”, “i ribelli”, “al-Zarqawi” (definito, sul Aljazeera, “una personalità immaginaria” nientemeno che da un ministro del governo fantoccio iracheno scampato ad un attentato a lui attribuito!), “la coalizione” (già, ma quanti sono?), “gli errori”, “gli orrori” (di cui sono autori sempre le “mele marce”…), “il premier Allawi”, “le elezioni democratiche” (sulla cui legalità né Osce né Nato né Ue ecc. troveranno nulla da eccepire)…


Eppure, mentre tutto l’Iraq sano insorge contro l’occupazione e lo scempio di una nazione, mai che una volta ci facessero vedere le vittime dei bombardamenti del “liberatori”… I morti irachenivivono in”sacche di resistenza”, in “covi” (di topi?)… mai nei loro negozi, nelle strade, nelle loro case. Case, capito? Camera, salotto, bagno, cucina. Magari anche un po’ di giardinetto, ma inesorabilmentefatti a brandelli anche lì, con la casa che va in macerie.E poi, quelli che muoiono combattendo contro l’invasore sono forse schiuma dell’umanità? Neppure si meritano una menzione? Solo perché a Sharm el-Sheikh ometti di nessun spessore politico fiutano che è convenientenon vederetutti questi morti ammazzati rincarando addirittura la dose con patetici anatemi contro “chi fa uso della violenza”? E che cos’è invece per questi tangherisenza pudore quello che stanno facendo i loro amici “liberatori”?


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