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Ragusa a stelle e strisce

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Tentazioni isolane del passato

“Ragusa è a 5 Stelle! Federico Piccitto ha vinto e con lui tutti i cittadini ragusani”. Ad annunciare la vittoria è direttamente Beppe Grillo su Twitter. Il suo candidato, Piccitto, ha stravinto al ballottaggio ridando fiato alle speranze dei grillini di Sicilia, usciti malconci dal primo turno nel resto dell’Isola. Piccitto supera di gran lunga il candidato del centrosinistra, sostenuto non solo dal Pd ma anche dall’Udc e dal Megafono del governatore Rosario Crocetta, primo sponsor di Cosentini.
“Una scelta sbagliata” l’hanno subito bollata alcuni giovani democratici, in primis Valentina Spada, fondatrice del Pd a Ragusa che ha annunciato il suo voto per il candidato grillino. Cosentini in passato è stato cuffariano e legato al centrodestra. Per la Spada si parla adesso addirittura di espulsione, anche se il coordinatore regionale del Pd getta acqua sul fuoco. “Non ho mai parlato di espulsione – dice il coordinatore Enzo Napoli – ferma restando la competenza degli organi di garanzia di valutare e decidere caso per caso, le norme dello Statuto ed un minimo di buon senso suggeriscono, a chi intende considerarsi militante o dirigente del Partito democratico di non sostenere candidati diversi da quelli sostenuti dal Pd”.
Da Sel vanno all’attacco del Pd: “La vittoria di Piccitto a Ragusa, sostenuto anche da Sel e liste civiche in chiara discontinuità con il sistema di potere dell’attuale deputato regionale Nello Di Pasquale, segna il fallimento di un centrosinistra che decide di appaltarsi ai transfughi del Pdl e che non è capace di mettersi in sintonia con la voglia di cambiamento che i Siciliani hanno espresso con questo voto”, dice Erasmo Palazzotto deputato nazionale e coordinatore regionale di Sel Sicilia, che aggiunge: “Lo scontro in questo secondo turno era chiaro, da un lato la continuità dall’altro la rottura con un sistema che aveva fatto scendere Ragusa in tutte le classifiche. Per Sel, dopo lo straordinario risultato del primo turno a sostegno della candidatura di Iacono con oltre il 12 per cento, dei consensi, la collocazione era naturale a fianco di chi si è posto in discontinuità con un sistema deleterio per la città Iblea”.

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