Non so più esattamente da quanto lungo tempo conclusi che l’elemento principale dell’invasione russa dell’Ucraina era l’accordo tra UE e Kiev per l’utilizzo dei minerali rari del Donbass per l’industria civile e militare e per la tecnologia europea.
L’accordo venne firmato nel luglio 2021
e prevedeva anche un’ulteriore descalation in Donbass. Una descalation peraltro avviata da tempo visto che in due anni si contavano 76 vittime civili. Nel primo quinquennio i morti erano stati quasi 14.000, di cui il 43% lealisti. Ma la propaganda russa, di storia bolscevica, si appropria anche di quelli così come sono state affisse targhe in città italiane a diversi “partigiani” che invece erano Franchi Tiratori della RSI. Specialmente a Torino.
Non vi era alcuna ragione plausibile dell’invasione russa dell’Ucraìna in quel momento. Le grandi manovre iniziarono subito dopo quell’accordo. E la Russia, membro aggiunto della Nato, chiuse l’ufficio dell’Alleanza Atlantica a Mosca solo a novembre, due mesi prima d’invadere.
Per gli USA era importantissimo impedirci di utilizzare i minerali rari del Donbass per tenerci indietro nel confronto tra potenze economiche e tecnologiche che vede Europa, Cina e America in gioco.
Per i russi si trattava di un disperato colpo di coda di una ex potenza frustrata, avviata verso l’irrilevanza, che tentava con la clava di riesumare in parte gli equilibri di Jalta al fine di contare internazionalmente malgrado la sua decrepita fragilità.
Non sappiamo con esattezza se si trattò di un accordo esplicito
tra Washington e il Cremlino, o se gli americani riuscirono a muovere i russi come pupazzi giocando sulle loro isterie. Fatto sta che i russi fecero la guerra all’Europa per conto degli americani.
I russi l’hanno praticamente persa, ma, grazie a loro, gli USA l’hanno stravinta.
Adesso Trump presenta le sue condizioni
che sono l’aiuto in cambio della concessione delle Terre Rare allo sfruttamento americano. Kiev dovrà accettarle per forza, ma gran parte del Donbass è occupata (o addirittura dichiarata russa). Adesso Putin deve decidere. O troverà un accordo formale per non perdere la faccia, “pareggiare” la guerra e concedere agli americani lo sfruttamento delle terre sotto controllo formale russo, oppure sarà costretto a resistere per tema di essere eliminato in casa.
In questo caso gli americani potranno intervenire in questa guerra con lo strangolamento economico e tecnologico di una Russia esangue e le terre rare le sfrutteranno ma sotto formale sovranità ucraìna.
Qualunque cosa decidano gli oligarchi a Mosca
la guerra all’Europa che hanno mosso da ormai tre anni, l’hanno vinta i loro eterni padroni/alleati (non c’è finora neppure un’eccezione nella storia), ovvero gli americani