Il Myanma Ahlin, quotidiano di Stato birmano, ha chiesto la proibizione di tutte le parabole satellitari, accusando i Paesi esteri di fomentare disordini ed interferire negli affari interni del Paese attraverso i programmi televisivi. Nel mirino del quotidiano vi sono in particolare i programmi di intrattenimento, molto seguiti da cittadini che “non si rendono conto del loro scopo: destabilizzare il Paese e seminare l’immoralità”. Nel tentativo di limitare l’accesso ai programmi satellitari la giunta militare birmana ha aumentato il canone da 5 dollari a circa 800.
PROPRIO TUTTE NO: QUELLE DEI SATELLITI MILITARI CINESI, UTILIZZATE PER IL GENOCIDIO DEL POPOLO KAREN, CONTINUERANNO AD ESSERE ELEMENTO DI STABILITA’ E MORALIZZAZIONE