mercoledì 13 Novembre 2024

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Così l’Italia si è riscoperta animalista

 

Tutto è partito dalla strana richiesta fatta una prostituta: “procurati un cane e portalo all’appuntamento in albergo” . Il cliente avrebbe preteso di farle praticare una fellatio all’animale, mentre lui si sarebbe accontentato di guardare. Invece il caso avvenuto a Bellinzona, nel Canton Ticino, ha attirato l’attenzione dell’Aidaa, Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, facendo emergere un fenomeno che si sta diffondendo sempre più anche nel nord Italia: il sesso con gli animali.
Nella sola zona del Ticino sarebbero una quarantina i proprietari di cani o altro che si dedicano all’amore carnale con i loro animali. L’ha segnalato una “pentita”, che ha spiegato al’Aidaa che gli animali usati sarebbero stati cani e cavalli, e le zona d’azione quelle di Milano, Como, Sondrio, Novara, Varese e, come detto, il Canton Ticino, nello specifico il Luganese.
Secondo il presidente dell’associazione Lorenzo Croce «ci sono alcuni capi gruppo che mettono a disposizione le loro case di campagna situate nelle provincie del nord della Lombardia in particolare tra Como, Lecco e Sondrio e nella zona di Lugano nel Canton Ticino per organizzare incontri di sesso con animali ed orge. Questo gruppo che appare abbastanza chiuso è però sempre alla ricerca di proprietari di cani da inserire o per affittare i medesimi animali e i cavalli per le loro porcherie».

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