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Come Berlusconi intende parare la svolta oligarchica e i tradimenti interni

“Il governo va avanti serenamente e se possibile con più grinta di prima perché questo è necessario al benessere del Paese. Abbiamo governato cinque anni senza lodo Alfano e continueremo a governare anche senza di esso”. All’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che boccia il Lodo Alfano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una intervista al Gr1 mandata in onda questa mattina torna ad attaccare la Consulta, l’opposizione, la stampa e il Quirinale.
“C’è un presidente della Repubblica di sinistra e c’è una Corte costituzionale con undici giudici di sinistra che non è certamente un organo di garanzia, ma è un organo politico”. Quindi un nuovo affondo fu Napolitano. “Il presidente della Repubblica -ha detto – è stato eletto da una maggioranza che non è più maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l’ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta”.
Quanto ai procedimenti che si riaprono a suo carico Berlusconi ha detto che “ci sono due processi farsa, risibili e assurdi, che illustrerò anche andando in tv. Mi difenderò io stesso nelle aule dei tribunali facendo esporre al ridicolo gli accusatori e mostrerò a loro e a tutti gli italiani di che pasta sono fatto”.
Quindi ha ripetuto un concetto già espresso ieri a caldo dopo la sentenza della Consulta. “Per fortuna che Silvio c’è, altrimenti – ha spiegato alla radio il Cavaliere – il Paese sarebbe nelle mani della sinistra che ha una organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario ai fini di lotta politica, ha più del 70% della stampa che è tutta di sinistra con in testa ‘Repubblica’ e gli altri giornali, ha tutti i programmi di cosiddetto approfondimento politico con la tv pubblica pagata con i soldi di tutti”.
E più tardi Berlusconi, durante l’ufficio di presidenza del Pdl, ha insistito in modo particolare sul concetto che il presidente del Consiglio dovrebbe essere rispettato. Tutti chiedono rispetto, è il ragionamento del Cavaliere, ma il premier è l’unica carica eletta dal popolo.
Sono tranquillo, come nel passato affronterò tutto con serenità, dice in serata il premier parlando all’ufficio di presidenza del Pdl riunitosi a palazzo Grazioli. Il Cavaliere non si mostra preoccupato per la riapertura dei due processi che lo riguardano, quelli denominati Mills per corruzione in atti giudiziari e Mediaset sui diritti tv (reati societari nella compravendita di diritti televisivi). Il premier, raccontano alcuni presenti, e’ convinto di non avere nulla da nascondere e di aver sempre agito nel rispetto delle leggi. Chiede, soltanto, di essere rispettato perche’ eletto democraticamente dal popolo. Da qui l’ennesima rassicurazione: sono tranquillo, il governo andra’ avanti, dobbiamo governare fino alla fine della legislatura.
E dopo la riunione dell’ufficio di presidenza, il Pdl ribadisce che non c’è l’ipotesi di elezioni anticipate e il governo va avanti. Non ci sarà nemmeno la maxi manifestazione.
In uno dei passaggi cruciali del documento di tre paginette diffuso alla stampa e messo a punto dall’ufficio di presidenza del Pdl, riunitosi questa sera a Palazzo Grazioli, si rimarca che ”i compiti del Pdl divengono ancora maggiori. Occorre proseguire nell’impegno di governo, che gode di un sempre crescente consenso nell’opinione pubblica. E occorre proseguire nel rafforzamento del partito, scudo e polmone politico essenziale del governo, con il condiviso obiettivo di dare piena attuazione alla volontà popolare realizzando tutte le riforme contenute nel programma elettorale del Popolo della Libertà”.
Quanto al Lodo Alfano, si sottolinea che il mutamento di indirizzo della Corte “oltre che una scelta politica si configura anche come violazione del principio di leale collaborazione tra gli organi costituzionali che ha avuto la conseguenza di sviare l’azione legislativa del Parlamento”.
“Da mesi – prosegue il documento – la sinistra ha sposato e alimentato una violenta campagna di stampa contro il presidente del Consiglio, tanto infondata quanto palesemente diffamatoria, in parte anche per coprire responsabilità penalmente, moralmente e politicamente accertate di esponenti della sinistra stessa”.

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