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Segreti di pulcinella

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Prima ti abbatto Berlusconi con il golpe e poi faccio i soldi con i libri che lo provano

Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato un’interpellanza a risposta urgente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per sapere se “il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che risponde al presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza dei fatti” raccontati nel saggio ‘Stress test’.
Libro appena pubblicato, e i cui contenuti sono stati anticipati da La Stampa e dal Daily Beast, dell’ex ministro del Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner, e quali iniziative il premier Renzi “intende adottare per chiarire chi erano i ‘funzionari’ europei citati da Geithner, e da quale autorità erano stati inviati per veicolare un messaggio cosi’ pericoloso da costituire un vero e proprio attentato alla sicurezza e alla democrazia del nostro Paese, ferma restando la volonta’ dell’interpellante di richiedere la costituzione di una specifica Commissione di inchiesta parlamentare sul punto”.
Anche la portavoce Fi alla Camera, Mara Carfagna, sottolinea che deve essere il Parlamento a “fare piena luce su quegli eventi anche attraverso l’istituzione di commissioni di inchiesta ad hoc”, mentre il presidente dei senatori di Forza Italia-Pdl, Paolo Romani parla di “gravissima conferma di quel che Silvio Berlusconi e tutta Forza Italia denunciano da anni…Un vero e proprio accerchiamento politico, istituzionale, economico e finanziario che con un colpo di mano sovvertì indebitamente la volontà popolare. Chiediamo con forza un’indagine parlamentare seria, profonda e meticolosa”.
“La verità viene sempre fuori. Fu un complotto a cacciare l’ultimi governo votato dagli italiani”, scrive su Twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi.
IL LIBRO DI GEITHNER – Al G-20 del 2011 funzionari europei chiesero agli Stati Uniti di aderire a un “complotto” per far cadere l’allora premier Silvio Berlusconi. Lo rivela Timothy Geithner, ex ministro del Tesoro Usa, nel suo memoir intitolato ‘Stress test’, e del quale danno conto in anticipo La Stampa e il Daily Beast. “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani, io dissi” a Barack Obama, racconta Geithner, che nel volume si sofferma sulla disastrosa situazione finanziaria che spinse quei funzionari a progettare il piano. “
“Ad un certo punto, in quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”, spiega Geithner secondo quanto riporta l’articolo di Paolo Mastrolilli sul quotidiano torinese. I ricordi piu’ drammatici dell’ex ministro del Tesoro cominciano con l’estate del 2010, quando “i mercati stavano scappando dall’Italia e la Spagna, settima e nona economia piu’ grande al mondo”.
L’ex segretario scrive che aveva consigliato ai colleghi europei di essere prudenti: “Se volevano tenere gli stivali sul collo della Grecia, dovevano anche assicurare i mercati che non avrebbero permesso il default dei paesi e dell’intero sistema bancario”. 

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