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Settant’anni dopo

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Per celebrare la Resistenza servono appelli e finanziamenti ma la Rsi resta salda nel cuore del popolo


Non so se si tratti di un atto goliardico oppure di una provocazione neofascista nelle settimane in cui si celebra il settantesimo anniversario della Liberazione. Certo appare singolare un fatto: chi ha esposto una bandiera della Repubblica di Salò su un’impalcatura di uno dei Quartieri Militari juvarriani in restauro, di fronte al nostro gemello, dove ha sede il Museo diffuso della Resistenza, lo ha fatto proprio nel giorno della commemorazione dei martiri del Martinetto”. Guido Vaglio, direttore del Museo della Resistenza, commenta così quanto è accaduto nel cantiere dell’edificio che, da novembre, ospiterà il polo museale del Novecento e diversi enti culturali torinesi. Sono stati Vaglio e i suoi collaboratori a scoprire lo stendardo della RSI su quelle impalcature e ad avvertire subito il Comune. Palazzo Civico, poi, attraverso il comando dei vigili urbani, ha fatto rimuovere il vessillo.

 

 

 

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