Finora le cose vanno al contrario delle sue facili promesse
Dopo aver toccato il massimo storico di quasi 110mila dollari a inizio gennaio 2025, la principale criptovaluta mondiale sta attraversando una fase di correzione, termine che nel gergo finanziario indica un calo temporaneo del prezzo di almeno il 10% rispetto ai massimi recenti.
I dazi di Donald Trump affossano così i bitcoin che invece avevano messo le ali nei giorni successivi alla sua elezione. La luna di miele fra il presidente americano e la critpovaluta sembra finita: i dazi minacciati da Trump hanno fatto perdere alla criptovaluta il 18% nel solo mese di febbraio, il calo mensile maggiore dal giugno del 2022, e il 28% dal massimo di tuti i tempi toccato il 20 gennaio, i 109.241 dollari nel giorno dell’insediamento del presidente americano.
Le prospettive andando avanti non sembrano delle migliori con gli investitori a caccia di beni rifugio di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche.