Sportivi mutanti che si affidano ai farmaci per vincere una gara E pensare che una volta Frankenstein era solo un racconto
La romana Claudia Bianchi aveva vinto molte gare. Ordinata riesumazione del corpo, il suo fidanzato, celebre nell’ambiente, fra i principali indagati. Sequestri in palestre e negozi specializzati in tutta Italia
ROMA – La Procura di Roma ha ordinato la riesumazione della salma di Claudia Bianchi, body builder morta lo scorso 8 marzo per un arresto cardiocircolatorio. Vanno accertate -secondo i magistrati- le vere cause della morte della giovane campionessa.
Claudia Bianchi negli ultimi anni aveva vinto importanti competizioni di settore ed era entrata a far parte della Federazione internazionale. Il suo improvviso decesso, ha spiegato un investigatore, in un periodo di continue vittorie e performance fisiche, ha fatto scattare nell’autorità giudiziaria, quindi, il sospetto che tale evento possa essere riconducibile all’uso di sostanze dopanti.
Nel corso della stessa inchiesta sono state indagate decine di persone in tutta Italia. Fra loro c’è anche un body builder, detentore di numerosi premi internazionali e vicino alla 34enne romana. L’operazione ha permesso di far luce anche su un vasto giro di sostanze dopanti che coinvolge atleti, gestori di palestre e titolari di negozi di integratori alimentari.