Falco Accame chiede che s’indaghi sulla connection tra Carlos e le BR. Il che riporterebbe ad un santuario del terrore con sede in Svizzera e riproporrebbe la tesi della strategia della tensione come congiura
“L’associazione Ana-Vafaf che da lungo tempo si interessa della strage di via Fani, dove morirono cinque agenti con le stellette” chiede che sia fatta chiarezza circa le possibili connessioni del gruppo Carlos con la strage di via Fani e anche rispetto all’attivita’ svolta in Libano, di cui si fa cenno nel documentario “Lugano bella”.
A chiederlo e’ Falco Accame, presidente dell’Associazione nazionale assistenza vittime arruolati nelle Forze Armate e Famiglie dei caduti che si rivolge al presidente della Commissione Mitrokhin Paolo Guzzanti. “Indirettamente il problema e’ stato posto anche dalla denuncia dell’avvocato Marazzita a cui si e’ riferita la procura di Roma, che indaga anch’essa su Carlos. Essendo stato interessato il Kgb e la Stasi, il servizio segreto della Germania dell’Est, si ritiene anche che la Commissione Mitrokhin dovrebbe indagare sulla vicenda”.
Accame ricorda che numerose lettere scritte a Guzzanti “non hanno avuto un cenno di risposta. Ci si domanda se non vi sia qualcuno che non voglia che si indaghi su cio’ che avvenne a via Fani e sulla vicenda Moro. Cosi’ come sostiene l’Associazione dei familiari delle vittime del treno 904, anche l’Ana-Vafaf e’ favorevole alle indagini della magistratura perche’ anche cio’ che contraddistingue l’associazione e’ la ricerca della verita’ e il conseguimento della giustizia. E’ di ieri la notizia che e’ stata nuovamente incendiata la macchina dell’agente Francesco Cangedda che aveva fornito la notizia su via Gradoli, avuta da una fonte della Stasi e passata in occidente durante i 55 giorni”.