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Un boom di cazzate

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Lo stragismo è di moda ma sono finanziati solo quelli che lo stravolgono

Arriverà nei cinema il 29 maggio “Bologna 2 agosto… i giorni della collera”, la pellicola sulla strage alla stazione di Bologna. La regia è di Giorgio Molteni, il cast è composto da Giuseppe Maggio, Marika Frassino, Lorenzo de Angelis, Roberto Calabrese, Tatiana Luter e Enrico Mutti.

Il film racconta la storia di un gruppo di ragazzi di destra che si dissociano dall’ MSI per fondare il gruppo armato N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari) e li vedrà protagonisti di una lunga serie di fatti efferati. Le loro azioni delittuose eseguite tutte a volto scoperto, vengono notate dai servizi segreti deviati che in seguito le utilizzeranno per destabilizzare lo Stato. Uccisioni, rapine, pestaggi saranno all’ordine del giorno. Queste azioni non hanno nessuna logica politica tanto da essere identificate in seguito come “spontaneismo armato” messo in atto da gruppi giovanili di estrema destra che intendevano passare alla storia come rivoluzionari contro uno Stato democratico e antifascista. Nel film si evidenzia la commistione tra i gruppi estremisti di destra, con la malavita romana, i servizi segreti deviati e la Loggia massonica P2. Il film ripercorre l’atmosfera di terrore e di follia degli anni di piombo, fino ad arrivare alla strage più efferata dal dopoguerra, quella della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò la morte di 85 vittime innocenti e 200 feriti. Questa strage è una ferita aperta per la società civile e a distanza di oltre trent’anni non sono stati ancora assicurati alla giustizia i mandanti. Il film ripercorrendo lo svolgersi dei fatti vuole far rivivere le emozioni, le angosce, il terrore di quegli anni. Non ha lo scopo di svelare la verità, non spetta agli autori del film, ma vuole raccontare ai giovani i fatti affinché non dimentichino. Una società civile, in uno Stato davvero democratico, non può fondarsi sul silenzio, sul ricatto, sul depistaggio. Uno Stato giusto dovrebbe colpire coloro che, per salvaguardare il proprio potere, hanno costretto l’Italia a pagare un tributo di sangue e di dolore senza pari. Se questo non è ancora accaduto, c’é da chiedersi quando potremo gridare ad alta voce: “Mai più!”. 

Mai più? ma se continuate a somministrarci cazzate senza posa, pagliacci! 

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