Home Conflitti Un uomo è stato sicuramente ucciso e decapitato.

Un uomo è stato sicuramente ucciso e decapitato.

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Ma le cose potrebbero essere andate in maniera diversa da come ce le hanno raccontate.


Chi lo ha arrestato e tenuto in carcere?
Poco prima dell’arresto Nick Berg lavorava ad Abu Ghraib (è stato anche visto di notte lavorare su una torretta).
Il 24 marzo comunica ai genitori che il 30 dello stesso mese tornerà a casa.
L’arresto è avvenuto il 23 o il 24 di marzo (la data cui si propende è il 24 marzo), quando si trovava a bordo di un taxi, nei pressi di Mosul, con una copia del Corano ed una altro libro intitolato “Il problema ebraico” o “La soluzione ebraica” (a seconda delle testimonianze).
Ufficialmente l’arresto è stato opera della polizia irachena, ma il capo della polizia locale, stando all’Ap, ha negato che Berg fosse mai stato fermato dai suoi uomini.
Ed inoltre numerose chiamate alla polizia irachena, ottenevano la stessa risposta: “Non è detenuto qui”. Il giovane americano avrebbe comunicato al padre con una email, dopo il suo rilascio avvenuto il 6 aprile, che dopo il fermo da parte della polizia irachena, era finito in custodia americana e interrogato da agenti dell’Fbi, i quali gli avevano vietato di chiamare chiunque, parenti e avvocato compresi.
In particolare in una di queste e-mail sosteneva che gli agenti federali sospettavano e chiedevano se avesse costruito una bomba per un oleodotto o se era stato in Iran.
Berg diceva nello stesso messaggio di voler rientrare negli Usa appena possibile.
Il suo rilascio avvenne 24 ore dopo che la famiglia aveva depositato una richiesta presso la Corte federale di Philadelphia, sostenendo che il figlio era tenuto prigioniero dai militari statunitensi in Iraq.
La detenzione di Berg da parte dell’esercito americano è confermata da alcune e-mail in mano della famiglia Berg e inviate da funzionari diplomatici degli Stati Uniti. In una di queste (l’e-mail del 1° aprile), mostrata a The Associated Press, Be

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